La nuova vita dei rifugiati dell'Aquarius in Portogallo

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Di Filipa Soares
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La nostra inviata Filipa Soares ha incontrato 9 giovani somali, accolti a Miranda do Corvo. La Fondazione ADFP li sta aiutando ad integrarsi e costruirsi una nuova vita

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Nelle ultime settimane il Portogallo ha aperto le sue porte a 46 migranti salvati dall'Aquarius. Nove di loro, provenienti dalla Somalia, stanno vivendo in un centro d'accoglienza a Miranda do Corvo, un paesino alle porte di Coimbra.

"Ho deciso di venire qui in Portogallo", dichiara ai nostri microfoni un rifugiato. "Conosco il Portogallo dai campionati europei di calcio del 2016. Li ho seguiti".

"Mi piace il Portogallo, è un bel Paese", spiega un altro ragazzo. "C'è tutto qui, salute, cibo".

"Tutto è bello, questa casa è bella", replica uno di loro.

Per un anno e mezzo questi 18enni somali saranno aiutati dalla fondazione ADFP, in diversi settori, nel quadro di un accordo con il Servizio Immigrazione e Confini portoghese (Serviço de Estrangeiros e Fronteiras).

"Abbiamo un accordo con il Servizio Immigrazione e Confini, attraverso il quale li aiutiamo finanziariamente", spiega alla nostra inviata Rita Lemos, della fondazione ADFP. "Inoltre, li accompagniamo dal dottore ed, eventualmente, anche all'ospedale. Se hanno bisogno di andare a scuola, li aiutiamo anche in questo. Poi gli diamo una mano a cercare un lavoro, a integrarsi nel mondo del lavoro e della formazione".

Questa fondazione ha già accolto decine di migranti. Alcuni di loro sono autonomi, come Fawzi Rasheed, un rifugiato curdo proveniente dalla Siria. "Ho molti amici qui. Conosco tutti e tutti conoscono me. Questa fondazione è la mia famiglia", racconta Fawzi.

Filipa Soares, euronews: "Miranda do Corvo, nel centro del Paese ha già accolto 68 migranti, ma 24 di loro hanno deciso di partire, nonostante tutto l'aiuto ricevuto. Se ne sono andati in altri Paesi europei, in particolare in Germania".

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