Trattenuta in Pakistan con l'inganno, una ragazza ha rivolto un appello d'aiuto alla sua scuola

Trattenuta in Pakistan con l'inganno, una ragazza ha rivolto un appello d'aiuto alla sua scuola
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Di Simona Zecchi
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Volata in Pakistan con un inganno, è ora costretta a rimanerci perché senza documenti sottratti dai genitori. la Farnesina sta valutando un intervento per tutelare la ragazza pakistana da tempo in Italia.

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Costretta a lasciare la scuola superiore in provincia di Monza, dove studiava, e a tornare in Pakistan con l'inganno, perché il padre non voleva più che studiasse, ma che sposasse un uomo scelto dalla famiglia: è una ragazza pakistana il cui nome è al momento mantenuto riservato. La giornalista dell'agenzia Ansa di Milano, Valentina Rigano, ha raccolto le sue dichiarazioni via telefono che qui vi facciamo ascoltare:

"Io voglio tornare in Italia, adesso sono in Pakistan: mia madre, mio padre e mio fratello hanno loro i  miei documenti; io voglio tornare a studiare dove mi trovavo, il mio futuro è in Italia."

La ragazza, in Italia sin da piccola, in attesa della cittadinanza italiana, è per ora munita del solo permesso di soggiorno, si è rivolta con una lettera alla sua vecchia scuola, per chiedere aiuto.

Il Ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi, che segue da vicino la vicenda, sta acquisendo presso la questura competente ogni elemento utile per verificare i fatti, ed eventualmente pensare a possibili interventi a tutela dei suoi diritti.

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