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Armi: cambiano le regole, quali le differenze con il passato?

Armi: cambiano le regole, quali le differenze con il passato?
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Di Simona Zecchi
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Tra le novità c'è anche l'abolizione dell'obbligo di avvisare i propri conviventi maggiorenni di possedere armi

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L'Italia è il primo Paese in Europa a recepire e applicare la direttiva dell'Unione che modifica, innova e talvolta restringe le regole per l'ottenimento delle armi. Una normativa in generale meno restrittiva, ma andiamo a vedere cosa realmente cambia:

- Il numero di armi sportive che è possibile detenere raddoppia passando da 6 a 12, mentre la licenza di porto d'armi diminuirà da 6 a 5 anni.

- Il punto principale e insieme la differenza maggiore rispetto al passato, riguarda il limite per il quale i caricatori non sono soggetti a denuncia che passano da 15 a 20 per le armi corte e da 5 a 10 per le armi lunghe. ("La denuncia e' altresi' necessaria per i soli caricatori in grado di contenere un numero superiore a 5 colpi per le armi lunghe e un numero superiore a 15 colpi per le armi corte)

- La denuncia di detenzione ora può essere inviata ai Carabinieri o alla Questura anche per via telematica.

- L'obbligo di avvisare i propri conviventi maggiorenni (anche diversi dai familiari) compreso il convivente more uxorio, di possedere armi non è una novità in sé è soltanto recepita e riportata dalla normativa come nota precedente.

In generale, per chi appartiene alla categoria dei tiratori sportivi (nuova figura della normativa), sarà più facile possedere armi di derivazione militare e considerate demilitarizzate, come il Kalashikov Ak-47 e il fucile semiautomatico Ar15: ma è pur vero che bisognerà essere iscritti al Tiro a Segno Nazionale.

L'applicazione del provvedimento suscita polemiche a causa  della promessa fatta da Matteo Salvini in piena campagna elettorale al Comitato Direttiva 477, la lobby pro-armi, resa quando firmo' alla fiera vicentina di armi e caccia un documento in cui si impegnava a rendere il meno restrittivo possibile il recepimento della direttiva europea.

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