Venezia75: Natalie Portman canta, Van Donnersmarck racconta la Germania

Una vera diva
VENEZIA (ITALIA) - Come una vera diva, quale è in effetti, l'attrice di origine israeliana Natalie Portman (37 anni) è sbarcata a Venezia ed è stata la star della giornata di martedi alla 75esima Mostra del Cinema.
Nel film "Vox Lux" di Brady Corbet ha il ruolo di una cantante pop di nome Celeste - e canta proprio proprio Natalie - che raggiunge il successo dopo essere stata testimone, da ragazza appena 14enne, di una strage in un liceo americano, restando ferita.
Dopo aver interpretato Jacqueline Kennedy nel film "Jackie" di Pablo Larrain (2016), Natalie Portman è diventata un'icona del cinema internazionale, anche per la sua classe e la sua eleganza.
Nell'estate scorsa è stata coinvolta, suo malgrado, in una querelle politica - lei nata in Israele - contro il premier Nethanyau, [rifiutando di partecipare ad un evento a Gerusalemme](<iframe width=) per ritirare il prestigioso Premio Genesis..
La Germania di Von Donnersmarck
"Werk ohne autor" (Opera senza Autore) è un film che racconta la vita di un giovane artista attraverso la storia della Germania, nazista, poi comunista, infine democratica.
Il regista, Florian Henckel Von Donnersmarck, ha vinto l'Oscar per "Le Vite degli altri" (miglior film straniero 2007).
"Se vedi un paese come una grande famiglia, questa famiglia deve in qualche modo venire insieme a te a ricostruire tutto...quindi anche tutta la Germania... e allo stesso tempo ho pensato che fosse interessante che ci fossero queste persone che ricostruiscono il paese e le case e le fabbriche e tutto questo...allo stesso tempo la gente non parla volentieri del passato, della colpa e dei crimini e in qualche modo solo gli artisti lo hanno fatto. Così hanno ricostruito il paesespiritualmente, mentre gli altri stavano facendo il lavoro piu, come dire, fisico".
Dramma argentino
L'attrice argentina Lali Esposito è protagonista di "Acusada" di Gonzalo Tobal: la storia di una studentessa accusata ingiustamente dell'assassinio della sua migliore amica. E, nonostante le mille difficoltà di un processo, ritrova un inatteso sostegno familiare.
Un film drammatico e claustrofobico che ha raccolto ampi consensi di critica.
Da segnalare la presenza, in un ruolo secondario, dell'attore messicano Gael García Bernal, già protagonista di alcune pellicole di Pedro Almodovar e di "I diari della motocicletta", dove ha interpretato un giovane Ernesto Guevara.