USA: Trump rischia davvero l'impeachment?

Tempi cupi per il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che rischia di incorrere in un procedimento di impeachment - messa in stato d'accusa al fine di causarne la destituzione - alla luce delle recenti rivelazioni che lo hanno visto protagonista.
Tale evenienza si materializzerebbe, però, solo con un voto a maggioranza semplice della Camera dei Rappresentanti, seguito da una "super maggioranza" - con voto dei due terzi dei presenti - al Senato.
Ad inguaiare Trump c'è da una parte Michael Cohen, l'ex avvocato che si è dichiarato colpevole di otto capi d'imputazione, tra cui il pagamento volto a comprare il silenzio di due donne, nel corso della campagna elettorale.
Dall'altra, invece, Paul Manafort, ex manager della campagna elettorale che lo ha condotto dritto dritto alla Casa Bianca, giudicato colpevole in Virginia per frode fiscale ed altro ancora.
Da notare che l'iter giudiziario non è mai stato portato a compimento: provato 150 anni fa con Andrew Johnson, costrinse però Richard Nixon a dimettersi prima del processo.
L'impeachment al 42esimo Presidente, Bill Clinton, fu infine avviato dalla Camera a fine 1998 con due imputazioni, tuttavia l'assoluzione giunse tre mesi più tardi.
Trump, intanto, pubblicamente prova a minimizzare, parlando di "caccia alle streghe", sebbene gli analisti di tutto il mondo prevedano per lui mesi assai difficili.