Bulgaria: una presidenza Ue puntando a Schengen ed euro

Jean-Claude Juncker ribadisce la sua fiducia nei progressi della Bulgaria. Il presidente della Commissione europea, che già giovedì aveva espresso il suo desiderio di vedere presto il paese nell'euro, ha confermato le sue convinzioni alla conferenza stampa che ha segnato il lancio ufficiale della presidenza bulgara dell'Unione: "Non ho detto che la Bulgaria sarà un membro della zona euro domani mattina alle 11.30 - ha precisato -, ma sta andando nella direzione giusta. Non è ancora abbastanza, e i nostri amici bulgari ne sono consapevoli, ma per quanto riguarda i criteri di convergenza ci sono stati progressi reali. Penso che la Bulgaria dovrebbe aderire al cosiddetto Erm 2 il prima possibile".
Se c'è una frontiera esterna meglio protetta della nostra, non accettateci in Schengen
Primo ministro bulgaro
Più rapida potrebbe arrivare l'adesione a Schengen, lo spazio di libera circolazione delle persone. Agli scettici, come i Paesi Bassi, il primo ministro bulgaro Boiko Borissov non le manda a dire: "Il 6 febbraio il premier olandese Rutte sarà qui in visita per due giorni. Lo porterò al confine per vedere come è protetto. Se c'è un'altra frontiera esterna meglio protetta della nostra, allora dirò: ok, non accettateci in Schengen".
La sfida è lanciata. Rutte a settembre ha espresso timori rispetto al controllo delle frontiere e alla **corruzione **in Bulgaria. Sofia ha sei mesi di tempo per convincerlo.