La stretta prevede una riduzione dell'89 % all'import di diesel, benzina e altri prodotti raffinati. Le sanzioni, approvate all'unanimità dal Consiglio di sicurezza, prevedono anche ulteriori punizioni in caso di nuovi test missilistici.
"Il regime di Pyongyang è il più tragico esempio di male nel mondo. Più ci sfiderà e più lo puniremo"; lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Nikki Haley, intervenendo nel corso della riunione del Consiglio di sicurezza che questo venerdì ha varato all'unanimità nuove sanzioni verso la Corea del Nord.
Imposti severi limiti alle importazioni di carburante. E potrebbe essere solo l'inizio della strategia di soffocamento. "La risoluzione prevede una riduzione totale dell'89 per cento della capacità del regime di importare benzina, diesel e altri prodotti raffinati - ha spiegato Haley - E se il regime nordcoreano dovesse condurre un altro test nucleare o missilistico, questa risoluzione impegna il Consiglio di sicurezza a intraprendere ulteriori azioni. Invia un messaggio inequivocabile a Pyongyang: che ulteriori sfide, provocheranno ulteriori punizioni e isolamento".
Le sanzioni, fortemente volute da Washington e infine approvate da tutti gli altri 14 membri del consiglio di sicurezza ONU comprese Russia e Cina, sono la risposta alla goccia che ha fatto traboccare il vaso: il lancio di un missile balistico di lungo raggio in grado di colpire gli Stati Uniti. Lancio avvenuto a fine novembre. Poche ore prima che fossero approvate la Corea del Nord, attraverso il ministero degli esteri, aveva accusato il presidente americano Donald Trump di volere la "totale subordinazione del mondo" agli interessi americani.