Egitto: i perché dell'ennesima strage

Perché i gruppi terroristici commettono massacri così efferati? Quali sono i loro obiettivi? Euronews ha chiesto ad eminenti analisti egiziani di trovare una risposta a tali atrocità.
Beshir Abdel-Fattah - Ricercatore Centro Ahram:
"Sembra che i gruppi terroristici soffrano di uno stato di confusione, per come bersagliano i civili e nonostante siano consapevoli di tali riflessi, mirando in particolare ai luoghi di culto; tutto ciò ha molte sfaccettature: vogliono uccidere il maggior numero di persone, per questo hanno preso di mira la preghiera del venerdì all'interno di una moschea, quindi vogliono dimostrare che lo stato egiziano non è in grado di proteggere i civili e il terrorismo è ancora presente nel Paese".
Il Presidente egiziano, al-Sisi, intanto, ha affermato che l'Esercito e la Polizia risponderanno con forza brutale all'accaduto, restituendo sicurezza e stabilità nel breve periodo.
Secondo un altro analista, questi gruppi terroristici considerano i Sufi infedeli ma anche vicini al Governo.
Ammar Ali Hassan, scrittore:
"I terroristi raggiungono i loro obiettivi per colpire la tribù Sawarka che collabora in modo positivo con le Forze Armate egiziane nella lotta al terrorismo nel Sinai".
Da registrare anche spari e sangue lungo le strade a ridosso di veicoli della Polizia, dopo che uomini armati hanno aperto il fuoco contro i militari nella zona di Badrshin, a Giza.