G7, non c'è accordo su migranti e clima

È servito a poco portare i grandi della terra a Taormina, cuore del Mediterraneo a pochi chilometri da dove affondano i barconi carichi di esseri umani. L’Italia cercava una sponda: che saltasse agli occhi del mondo l’enormità del fenomeno migratorio e arrivase una mano, ma ha prevalso il sovranismo di Trump: ‘pur sostenendo i diritti umani dei migranti e rifugiati, riaffermiamo i diritti degli Stati a controllare i loro confini’, reciterà più o meno il documento finale.
L’ago della bilancia alla fine del primo giorno del G7, pende dalla parte degli Stati Uniti: “Tutti i partecipanti hanno sollecitato il presidente americano con diversi argomenti affinché gli Stati Uniti continuino ad aderire alla convenzione sul cambiamento climatico. Non parlo del confronto; vorrei dire che c‘è stato uno scambio molto controverso ma produttivo” – ha detto la cancelliera Angela Merkel.
I sei, dunque, non hanno convinto Trump ad appoggiare l’accordo sul clima di Parigi da parte degli Stati uniti “prendiamo atto che è in corso una riflessione” – ha detto il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Stracci anche sul commercio con gelo tra Trump, che non arretra sul protezionismo, e Merkel. Alla fine del primo giorno, al G7 si trova l’accordo solo sulla lotta al terrorismo.
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FLOTUS</a> Melania and myself, thank you for a wonderful dinner and evening, President Sergio Mattarella. <a href="https://twitter.com/hashtag/G7Taormina?src=hash">#G7Taormina</a> <a href="https://t.co/BbKMB8jKRG">pic.twitter.com/BbKMB8jKRG</a></p>— Donald J. Trump (
realDonaldTrump) 26 maggio 2017