27 bambini utilizzati come bombe da Boko Haram nei primi tre mesi di quest’anno, il triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: 117 minori si sono fatti esplodere su ordine di Boko Haram, n
27 bambini utilizzati come bombe da Boko Haram nei primi tre mesi di quest’anno, il triplo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: 117 minori si sono fatti esplodere su ordine di Boko Haram, negli ultimi quattro anni, tra Niger, Camerun, Ciad e soprattutto Nigeria, l’epicentro del conflitto che in otto anni ha causato 20.000 morti e oltre due milioni e mezzo di rifugiati.
"Vengono stigmatizzati, come se avessero commesso atti che per la comunità sono inaccettabili: il problema nei casi di rigetto è che questi bambini poi restano isolati, e quindi ci sono delle probabilità che finiscano per tornare con Boko Haram".
Molti i bambini rapiti dal gruppo terrorista, secondo quanto denuncia l’Unicef: alcuni riescono a fuggire, ma quando tornano ai luoghi d’origine vengono guardati con sospetto.
“Vengono stigmatizzati, come se avessero commesso atti che per la comunità sono inaccettabili – dice una educatrice delle Nazioni Unite -: il problema nei casi di rigetto è che questi bambini poi restano isolati, e quindi ci sono delle probabilità che finiscano per tornare con Boko Haram”.
Esattamentre tre anni fa, nell’aprile del 2014, furono in tanti nel mondo a reagire al sequestro da parte di Boko Haram di duecento ragazzine. Poche sono riuscite a fuggire, alcune sono state liberate dopo un paio d’anni, delle altre non s‘è saputo più niente.
Lunedì scorso l’esercito nigeriano ha annunciato la liberazione di 600 persone, tra quali 200 minorenni.