Mosul, per la Croce Rossa usate armi chimiche contro civili

Mosul, per la Croce Rossa usate armi chimiche contro civili
Di Debora Gandini

A Mosul infuria la battaglia contro l'Isil. Per la Croce Rossa usati gas tossici contro i civili 46mila gli sfollati in una settimana

Si combatte villaggio per villaggio, casa per casa. Una situazione umanitaria ormai drammatica quella di Mosul dove si è passati anche all’uso di armi chimiche contro i civili. Mentre l’esercito iracheno avanza per strappare agli jihadisti dell’Isil la città, migliaia di persone sono in fuga dalla zona ovest.

“Un colpo di mortaio ha colpito la nostra casa proprio all’interno del salone dove eravamo seduti. C’era un cattivo odore, come una specie di gas. I miei figli sono stati colpiti, parti del corpo bruciate, avevano difficoltà a respirare, lesioni da schegge su tutto il corpo”, racconta un uomo.

Secondo il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), sette civili, cinque bambini e due donne, sono stati ricoverati negli ultimi due giorni con sintomi che fanno pensare all’esposizione ad un agente tossico chimico.

Intanto nella roccaforte dell’autoproclamato Stato islamico cominciano a mancare cibo acqua e cure mediche. La gente stremata da condizioni al limite e dalla guerra in corso è costretta a fuggire. Sono oltre 46.000 gli sfollati da quando, la settimana scorsa, le forze governative irachene hanno lanciato una nuova offensive contro i miliziani dell’Isil. Una situazione che potrebbe peggiorare con l’avanzata dei governativi nei quartieri più popolati di Mosul.

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