La lotta al doping spiegata dal Dr. Giuseppe Fischetto

La lotta al doping spiegata dal Dr. Giuseppe Fischetto
Di Euronews
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A Salonicco, in Grecia, lo scorso weekend si è tenuta la prima conferenza internazionale sul ‘‘Doping nella nuova era’‘.

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A Salonicco, in Grecia, lo scorso weekend si è tenuta la prima conferenza internazionale sul ‘‘Doping nella nuova era’‘. Tra le persone intervenute c’era anche il Dr. Giuseppe Fischetto, ex medico della Federazione Italiana d’Atletica e membro della commissione mondiale della IAAF, considerato uno dei più grandi esperti al mondo di doping e anti-doping.

Giannis Giaginis, euronews: ‘‘Quanti campioni dovrebbe fornire un atleta durante l’anno, per essere sicuri che sia pulito?’‘

Dr. Giuseppe Fischetto: “Non c‘è un numero ben preciso, normalmente il lavoro dell’antidoping non è basato solamente sul numero dei controlli. E’ basato sul passaporto biologico e sul profilo steroideo, i due nuovi modelli utilizzati dall’agenzia mondiale antidoping. Ovviamente, è possibile eseguire meglio i controlli. Ad esempio, è consigliato controllare gli atleti fuori dalle competizioni, piuttosto che durante gli eventi sportivi. Ma non c‘è un numero definito di test da effettuare”.

Giannis Giaginis, euronews: “Quante sono le possibilità che un atleta dopato non venga scoperto oggi?’‘

Dr. Giuseppe Fischetto: “Credo che le possibilità di competere senza essere scoperti siano sempre più flebili. Perché ora gli strumenti in mano agli investigatori sono migliori. Ce ne sono due principali: innazitutto la possibilità di analizzare nuovamente i campioni dopo 5, 6 o 8 anni, con metodi migliori, nuovi e con strumenti più precisi. E poi c‘è il passaporto biologico, creato con i campioni raccolti anche diversi anni prima. Quindi, anche anni dopo, si può scoprire una violazione delle regole”.

Giannis Giaginis, euronews: “Molti dicono che il doping sia sempre un passo avanti l’antidoping. Qual è la sua opinione in merito?”

Dr. Giuseppe Fischetto: “Penso che la distanza sia sempre più corta oggi. Anche perché la lotta dell’antidoping ora è basata su strategie più intelligenti”.

Giannis Giaginis, euronews: “C‘è un credo comune che i più grandi atleti facciano uso di sostanze dopanti e che quindi la miglior cosa sarebbe rendere legale il doping. Cosa ne pensa?’‘

Dr. Giuseppe Fischetto: “Sono assolutamente contro questo, perché è un problema non solo per lo sport, ma anche per la salute degli individui. Molte sostanze, se prese in eccesso, creano problemi agli atleti. Ci può essere un eccesso nell’uso delle medicine o degli integratori alimentari. Molti di questi prodotti non sono utili, sono davvero costosi e non portano grandi vantaggi. Inoltre non si conosce la qualità degli integratori, se sono contaminati oppure no. Nessuno può esserne certo. Il rischio è elevato, i costi sono elevati, quindi non c‘è un gran vantaggio. Credo che la performance di un atleta dipenda da tre aspetti: il primo è l’allenamento, il secondo è il recupero corretto e il terzo è la corretta nutrizione. Queste sono le tre cose che permettono agli atleti di avere buone performances”.

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