Il governo nepalese non fa abbastanza per mettere fine alla pratica delle spose bambine.
Il governo nepalese non fa abbastanza per mettere fine alla pratica delle spose bambine. E’ quanto sostiene Human Rights Watch, in un rapporto pubblicato in questi giorni.
Secondo l’organizzazione per la difesa dei diritti umani, il governo di Katmandu, dopo aver indicato per il 2020 la data entro la quale chiudere con questa tradizione, ha rimandato la scadenza al 2030: una mossa che fa dubitare della reale intenzione dell’esecutivo di impedire la controversa pratica.
Nel rapporto si legge che il Nepal è il terzo paese per numero di matrimoni tra bambini: il 37 per cento delle ragazze si sposa prima dei 18 anni, e il 10 per cento prima dei 10.
I matrimoni tra adolescenti sono illegali dal 1963, tuttavia la polizia molto raramente interviene per impedirli, e gli stessi uffici dello Stato civile registrano senza ostacoli le avvenute nozze.
Tra le cause della pratica la povertà, il mancato accesso all’educazione e alla scuola, e le pressioni sociali che derivano dalla lunga tradizione.
Rishi Sapkota, antropologo esperto di indusimo bolla i matrimoni tra bambini come retaggio di una sub-cultura: “È una tradizione basata su superstizioni, non su veri insegnamenti religiosi”.