Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Nepal: ristabiliti i contatti con 5 escursionisti italiani, due ancora dispersi

Il Monte Everest dietro al Monte Nuptse, visto da Tengboche, nella regione del Khumbu dell'Himalaya, in Nepal, 27 ottobre 2011
Il Monte Everest dietro al Monte Nuptse, visto da Tengboche, nella regione del Khumbu dell'Himalaya, in Nepal, 27 ottobre 2011 Diritti d'autore  Niranjan Shrestha/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Niranjan Shrestha/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Filippo Gozzo
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi Commenti
Condividi Close Button

Il Console generale d'Italia a Calcutta, competente per il Nepal, ha fatto sapere che cinque escursionisti italiani stanno bene. Restano dispersi altri due connazionali coinvolti nell'incidente dei giorni scorsi

Non si hanno notizie di due italiani ancora dispersi sull'Himalaya, in seguito a una serie di valanghe che si sono verificate nella parte di catena montuosa appartenente al Nepal e che hanno causato due incidenti distinti. Sono stati ristabiliti invece i contatti con gli altri cinque connazionali che risultavano irraggiungibili.

Le autorità locali hanno confermato che, oltre ad alcuni alpinisti di altri Paesi, tre italiani hanno perso la vita: Alessandro Caputo e Stefano Farronato, morti sul Monte Panbari, nel Nepal occidentale, le cui salme sono state recuperate nell'area del Manaslu Peak; Paolo Cocco, il cui corpo è stato trasferito presso l'ospedale per stranieri.

Si continuano a cercare invece Marco Di Marcello e Markus Kirchler, entrambi nella zona del Yalung Ri, una vetta di 5630 metri nel Nepal orientale.

Le comunicazioni tra le autorità, i responsabili delle operazioni di soccorso e le rappresentanze diplomatiche dei vari Paesi coinvolti restano però complicate.

Il Console generale d'Italia a Calcutta, competente per il Nepal, è arrivato questa mercoledì a Kathmandu per coordinarsi con le autorità locali e con i soccorritori, sempre restando in contatto con il Ministero degli Esteri a Roma.

Ristabiliti i contatti con cinque italiani

Giovedì mattina il ministero degli Esteri italiano ha fatto sapere che il Consolato Generale a Calcutta rischierato in Nepal ha ricevuto conferma che l'agenzia di Milano e l'agenzia nepalese sono riuscite a comunicare con il gruppo dei cinque escursionisti della provincia di Como con cui da giorni non si avevano contatti. Lo ha annunciato la Farnesina, precisando in una nota che "i connazionali hanno riferito di stare bene e che proseguiranno il loro programma, con rientro a Kathmandu in data 8 novembre".

L'Himalaya continua a essere una delle mete più affascinanti ma anche più pericolose per gli alpinisti di tutto il mondo, che ogni stagione di scalate si trasforma spesso in una sfida estrema contro la natura e le sue imprevedibili forze.

La tragedia del Manaslu ha riportato l'attenzione sulla pericolosità delle spedizioni himalayane in stagione autunnale, quando le tempeste e le nevicate improvvise rendono le montagne nepalesi tra i luoghi più rischiosi al mondo per gli alpinisti.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi Commenti

Notizie correlate

Cinque italiani muoiono sull’Himalaya: nove vittime in due incidenti in Nepal

Valanga in Alto Adige: cinque tedeschi morti

Valanga travolge cinque persone in Piemonte: tre morti