Giochi di Rio: le mezze verità su Zika

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Di Euronews
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L’ombra sinistra del virus Zika permane sulle Olimpiadi di Rio.

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L’ombra sinistra del virus Zika permane sulle Olimpiadi di Rio.

Tra bugie e verità, defezioni e presenze, ci si interroga sulla pericolosità di un virus, che è in circolazione dal 1948, balzato agli onori della cronaca, grazie anche ai Giochi di Rio.

Le tenniste Martina Hingis e Timea Bacsinszky non si sono lasciate spaventare dalla minaccia zika:

Timea Bacsinzky:

“Ieri mentre a bordo di un autobus, andavamo al nostro quartier generale, ho ucciso due zanzare schiacciandole contro il vetro del bus. Appena due”.

Le defezioni tra i giocatori di golf sono molte, il virus Zika è stato una buona scusa per giustificare le assenze, secondo gli organizzatori, dovute in buona parte all’assenza di premi pecuniari.

Danny Willett, giocatore di golf:

“Zika, secondo me, si è rivelato una buona scusa. Ho giocato spesso in Sudafrica,
almeno 4 o 5 volte nel campo di Leopard Creek e andare li è sempre un rischio, la possibilità di contrarre la malaria è più alta di quella di prendere Zika”.

La malattia è stata inizialmente identificata nel 1947 nella foresta Zika in Uganda, dall’anno scorso un’epidemia del virus si sta diffondendo nelle Americhe, ma non solo, il Brasile è uno dei Paesi maggiormente toccati.
Una volta che i media internazionali hanno iniziato a parlare di Zika paura e panico si sono diffusi a livello internazionale.

Jorge Kalil, Butantan Institut:

“Non c‘è una profilassi farmacologica, né è disponibile un vaccino per combattere Zika, quello che possiamo dire è che in questo periodo dell’anno non ci sono zanzare, c‘è troppo freddo. Per cui le infezioni provocate dalla zanzare portatrice di Zika sono molto meno soprattutto nel sud est del Brasile”.

Malgrado Zika, in molti non perderanno i Giochi e per schivare la zanzare si sono muniti delle lozioni più diverse.

Turista:

“Ho comprato 3 confezioni di lozione anti-zanzara. Che uso tutti i giorni, ho fatto anche i vaccini disponibili, come quello per la febbre gialla. Tutto andrà bene, basta stare un po’ più attenti”

Nel maggio scorso, oltre cento scienziati lanciarono un appello in cui chiedevano di posticipare o cambiare la sede delle Olimpiadi.
L’Oms ha risposto che malgrado la preoccupazione e la dovuta attenzione che Zika merita, non c’erano motivi validi per cambiare sede o rinviare i Giochi

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