Cameron al parlamento britannico: "Restiamo in Europa per influenzarne le decisioni"

David Cameron ha difeso, davanti alla Camera dei Comuni, l’accordo raggiunto con l’Unione europea, che concede al Regno Unito una serie di deroghe alle regole comuni.
Il premier britannico ha chiesto con forza di respingere l’eventualità dell’uscita del Paese dai Ventotto, proposta dal referendum del prossimo 23 giugno.
“Il nostro status speciale significa che la Gran Bretagna può avere il meglio su entrambi i fronti” ha assicurato Cameron.
“Saremo parte di quell’Europa che lavora per noi” ha continuato “influenzando le decisioni che ci riguardano, ai posti di comando del più grande mercato mondiale e con la capacità di agire per mantenere i nostri cittadini al sicuro. Ma saremo fuori da quell’Europa che non lavora in nostro favore, fuori dall’euro, dai salvataggi dell’Eurozona, dai confini dell’area Schengen che non richiede passaporti e saremo protetti legalmente dall’eventuale ingresso in un’Unione più ristretta.”
Cameron deve soprattutto convincere gli euroscettici all’interno del suo stesso partito. Molti esponenti conservatori sostengono la prospettiva della Brexit. Tra loro almeno 100 parlamentari, alcuni ministri e il popolare sindaco di Londra, Boris Johnson.
L’opposizione laburista appoggia invece la permanenza nell’Unione, così come la City, il cuore finanziario di Londra.
Dopo l’accordo con Bruxelles, sono aumentati i britannici convinti di voler restare in Europa, il 48%. Il 33% è contrario e il 19% è ancora indeciso.