Anonymous aveva minacciato Ankara
Interruzioni improvvise delle transazioni bancarie, siti di ministeri, accademie di polizia e del Genio militare bloccati per ore. La Turchia affronta da ormai due settimane il peggior attacco informatico della sua storia e non riesce a individuare gli esecutori. Il governo ha predisposto la creazione di un’unità di sicurezza informatica.
“È difficile determinare l’origine di questi attacchi – ha detto il ministro delle Comunicazioni, Binali Yildirim – Occorrerà un lavoro dettagliato per comprendere se questi attacchi sono opera di hacker o da alcuni gruppi in un altro Paese”.
Giorni fa, attraverso un video poi rimosso dalla rete, Anonymous aveva minacciato continui attacchi contro la Turchia se Ankara non avesse smesso di sostenere l’Isil. Alcuni media turchi, però, chiamano in causa la Russia dopo il brusco peggioramento delle relazioni con Mosca, a seguito dell’abbattimento del jet russo. Ma senza una prova certa, il governo di Ankara evita di puntare l’indice contro Vladimir Putin.
Messaggio di Anonymous alla Turchia (che supporta Daesh) https://t.co/sinmTjH90g
— Leonardo Vannucci (@LioKlingo) December 25, 2015