Burkina Faso sospeso da Ua, giunta dice no a elezioni in ottobre

La Giunta militare provoca l’isolamento del Burkina Faso. Mentre nella capitale Ouagadougou vengono chiuse tutte le attività e represse le proteste, l’Unione africana annuncia la sospensione del Paese dopo il colpo di Stato del 16 settembre.
I golpisti tentano di inviare segnali di distensione liberando il Presidente ad Interim, Michel Kafando, e due ministri sequestrati due giorni prima in Parlamento. Il generale Gilbert Dienderé, a nome dell’auto-proclamato Consiglio Nazionale per la Democrazia, però ha fatto capire che le prime elezioni libere in programma l’11 ottobre saranno cancellate.
Dienderé, per 27 anni consigliere militare dell’ex dittatore Blaise Compaoré, ha ricevuto il presidente del Senegal, Macky Sall, che tenta una difficile mediazione.
Le incognite politiche legate al golpe si accompagnano ai rischi di nuove violenze. Secondo le poche testimonianze locali, nella repressione delle manifestazioni di piazza contro il colpo di Stato avrebbero perso la vita almeno dieci persone.