FlyBy Plutone: cosa abbiamo scoperto sinora

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Di Daniela Castelli
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La sonda “New Horizons”: https://it.wikipedia.org/wiki/New_Horizons della “NASA”: http://www.nasa.gov/ ha raggiunto Plutone per la prima volta

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La sonda “New Horizons”: https://it.wikipedia.org/wiki/New_Horizons della “NASA”: http://www.nasa.gov/ ha raggiunto Plutone per la prima volta, segnando un momento storico per l’esplorazione del nostro sistema solare. Le immagini raccolte rivelano lentamente il pianeta nano e inviano dati retrospettivi agli scienziati nel corso dei prossimi 16 mesi. A scoprire Plutone fu Clyde William Tombaugh, che individuò questo piccolo e lontanissimo planetoide nel lontano 18 febbraio 1930.

Cosa abbiamo imparato su Plutone, finora?

Plutone è diverso e colorato

Le prime immagini di Plutone provenienti dallo spazio mostrano un pianeta nano e la sua grande luna Caronte molto diversi rispetto alle aspettative.
Non si tratta di un banale pezzo di ghiaccio ai confini del sistema solare, ma qualcosa di molto più interessante.
Prima di avvicinarci a Plutone, sapevamo a grandi linee che poteva essere di un colore rosso ruggine, ma le immagini ci hanno mostrato un Plutone che a tratti è piu chiaro, di un rosa pesca, dove alcuni settori invece sono bluastri, e con una banda a media latitudine rossa e celeste.
Caronte, anche lui ritratto in immagini dagli sgargianti colori, sembra avere una massa di idrocarburi rosso scura sulla calotta polare a nord, che poi diventano molto più screziate e con varie caratteristiche a latitudini più basse.
“Queste immagini mostrano che Plutone e Caronte sono mondi veramente complessi. Qui, c‘è molto su cui lavorare – ha detto “Will Grundy”: http://www2.lowell.edu/users/grundy/ del Lowell Observatory, Flagstaff, Arizona – . Il nostro team, che osserva la composizione della superficie, sta lavorando per identificare il prima possibile le sostanze presenti su Plutone e scoprire come mai si trovino là”.
Gli scienziati studieranno le foto da Plutone per scoprire da fuori quello che si nasconde all’interno del pianeta nano e per capire quali siano gli effetti delle radiazioni solari sulla sua superficie.

Plutone ha un cuore

Plutone, sulla sua superficie ha una macchia a forma di cuore, con una zona molto liscia ad ovest e un terreno più accidentato a est. Dovrebbero essere oltre 1.600 chilometri in tutto e domina sul lato del pianeta nano che New Horizons è riuscito a esplorare.
Plutone ruota su se stesso una volta ogni 6,4 giorni terrestri e la sonda spaziale della NASA è riuscita a scattare foto solo per poche ore, perciò non avremo subito la possibilità di vedere cosa c‘è dall’altra parte.
Ma, il dettaglio inviato alla terra è intrigante e “Emily Lakdawalla”: http://www.planetary.org/blogs/emily-lakdawalla/, blogger del Planetary Society, ha scritto: “Nell’arco di pochi giorni, Plutone e Caronte si sono trasformati da macchie a mondi”.
Dalle immagini di New Horizons sembra che il polo nord di Plutone sia fatto di ghiacci composti da metano e azoto. La composizione della zona a forma di cuore sarà scoperta nelle prossime settimane e mesi, ma la sua forma ha già scatenato un’ondata di similitudini e scherzi legati al paragone con il cane Disney del famoso cartone animato, Pluto.
Il pianeta nano in realtà prende il nome dal dio romano degli inferi.

Plutone è più grande del previsto

Plutone è un po’ più grande del previsto, anche se questo non significa che possa togliersi di dosso, a breve, l’etichetta di “pianeta nano”. Il corpo ha un diametro di circa 2.370 chilometri, che significa che è più grande del pianeta nano Eris e può essere considerato il più grande oggetto noto della “Fascia di Kuiper”, una vasta zona di reliquie ghiacciate ai bordi esterni del nostro sistema solare.
Il fatto che Plutone sia più grande del previsto, implica che probabilmente possiede una densità inferiore rispetto alle considerazioni fatte in precedenza, il che significa che ci potrebbe essere più ghiaccio del previsto al suo interno.
Significa anche che qualsiasi esosfera su Plutone risulta essere più sottile di quanto si pensasse.
Tuttavia, tutte queste osservazioni saranno definite, ridiscusse e dibattute nel corso dei prossimi anni, quando tutti i dati raccolti da New Horizons raggiungeranno la Terra. Plutone rimane un pianeta nano perchè la sua orbita intorno al Sole non ha un percorso regolare.

Plutone scatena opinioni politiche

Plutone ha segnato il passo per tutta la settimana sui mezzi di informazione e sugli account Twitter. La storia del passaggio di New Horizons è stata la più letta sul sito euronews.com e la più cliccata su tanti altri siti di notizie. L’evento storico ha alimentato una vasta gamma di Tweet e messaggi da parte di scienziati e politici, tra cui il presidente Usa, “Barack Obama”: https://twitter.com/potus?lang=it, che ha twittato: “Plutone ha ricevuto il suo primo visitatore (visitor)! Grazie @NASA è un grande giorno per la scoperta e per la leadership americana”. Anche il capo della NASA Charles Bolden ha letto il successo come un’opportunità: “Questa è una vittoria storica per la scienza e per l’esplorazione. Abbiamo veramente, ancora una volta, alzato il livello del potenziale umano”.

Nel frattempo l’uomo a capo dell’operazione New Horizons sin dall’inizio, “Alan Stern”: https://twitter.com/alanstern, ricercatore del Southwest Research Institute a Boulder, Colorado ha detto: “Sulle orme delle missioni di esplorazione planetaria come Mariner, Pioneer e Voyager, New Horizons ha raggiunto Plutone. Il suo passaggio in orbita completa la prima epoca di ricognizione planetaria, mezzo secolo di scoperte nello spazio che sarà sempre legato al nostro tempo”.
In una NASA afflitta da tagli e restrizioni di bilancio, questo sembra essere una grande opportunità per l’Agenzia spaziale americana che può celebrare i suoi successi e promuovere la sua agenda con ulteriori imprese esplorative ad esempio su Marte, sui vicini asteroidi della Terra e sulla Luna.

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