Il 15 aprile 2013 due esplosioni interrompono la maratona di Boston. Due bombe artigianali, messe una accanto all’altra, esplodono a 12 secondi di
Il 15 aprile 2013 due esplosioni interrompono la maratona di Boston. Due bombe artigianali, messe una accanto all’altra, esplodono a 12 secondi di distanza tra le decine di migliaia di persone che attendono l’arrivo degli atleti al traguardo. Sono tre le vittime, tra loro un bambino di 8 anni. Tra i 264 feriti, in sedici hanno subito amputazioni.
Boston bomber thought 'he was a soldier in a holy war' on his way to 'paradise': prosecutor http://t.co/OUq0BSK1zDpic.twitter.com/VSyUn2yiLU
— National Post (@nationalpost) March 4, 2015
In questo video vediamo Tamerlan Tsarnaev, 26 anni, e suo fratello Dzhokhar, 19, sul luogo dell’attentato. Portano gli zaini che contengono le bombe. Le indagini hanno accertato che i due fratelli hanno lasciato gli ordigni e si sono allontanati. Il più grande è tornato dalla figlia di tre anni, Dzhokhar al suo Campus Universitario a Dartmouth.
Boston Marathon suspect video just released – FBI's security cam footage of Boston Bombing suspects http://t.co/4LIN9CpVep
— Brian de Haaff (@bdehaaff) April 18, 2013
La città è nel panico, gli avvistamenti si moltiplicano.
Il presidente Obama promette l’intervento del governo federale nella caccia all’uomo e nel corso di una cerimonia si rivolge alle persone rimaste ferite: “Iniziate un lungo cammino di recupero. La vostra città è con voi. La vostra comunità è con voi, il vostro Paese è con voi. Noi tutti saremo con voi fino a quando non tornerete a camminare e, sì, a correre di nuovo. Su questo non ho dubbi, tornerete a correre di nuovo”.
Just heartbreaking.. Marathon victim in iconic photo has both legs amputated http://t.co/OMtdiMGxfzpic.twitter.com/ODQ2FAQI6t
— Natalie DiBlasio (@ndiblasio) April 17, 2013
Quello stesso giorno, Tamerlan uccide un poliziotto nel campus dell’Università di Boston e poi ruba un fuoristrada. Verrà ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia. Dzhokhar, ferito, fugge a piedi.
Sulle sue tracce nove mila poliziotti con l’ausilio di decine di elicotteri e mezzi blindati. A Boston nessuno esce di casa, scuole e università vengono chiuse, il trasporto pubblico sospeso.
La sera del 19 aprile, quattro giorni dopo l’attentato, Dzhokhar viene visto nascondersi in una barca sistemata in un giardino. Il fuggitivo è ferito, nascosto sotto un telone. Quando sente che la polizia arriva, inizia a sparare.
Due ore dopo, alle 20.45, il giovane viene catturato. Gravemente ferito, viene portato in ospedale. Per lui è la fine della fuga e Boston tira un sospiro di sollievo dopo 4 giorni di incubo.
Boston Marathon Bombing Jury Selection Likely Days From Conclusion http://t.co/B8cM7kFsLh#bostonpic.twitter.com/0qjrmw3Pfu
— Boston News Now (@bostonnewsnow) February 21, 2015