Regno Unito, via libera alla tecnica dei "tre genitori"

Regno Unito, via libera alla tecnica dei "tre genitori"
Di Alfredo Ranavolo
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Un innesto di dna di una donna sana permetterà di evitare la trasmissione di malattie mitocondriache.

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Tre genitori e un bebé. Nel Regno Unito sarà presto legalmente possibile.

La Camera dei comuni ha votato in favore dell’introduzione in Gran Bretagna di una tecnica che prevede la creazione di embrioni da tre dna. A favore 382 deputati, contro128. Il premier David Cameron ha lasciato libertà ai suoi, dicendosi comunque favorevole. Sul suo giudizio pesa, sicuramente, la storia personale: ha perso un figlio di 6 anni per una rara forma di epilessia nel 2009.

Non tutti la pensano così.

“Per la prima volta – spiega David King, direttore di Human genetic alert, organizzazione non governativa laica – si potrà manipolare intenzionalmente il genoma umano. È qualcosa che, negli ultimi 20 anni, i governi di tutto il mondo ci hanno sempre detto non avremmo dovuto fare. Una volta che si passa questa linea, sarà molto difficile fermare chi vuole costruire bambini su misura”.

Impedire la trasmissione di malattie mitocondriali, con l’innesto di dna di una donna sana nella fecondazione in vitro di una donna affetta da tali disagi, che altrimenti finirebbe per passare ai figli. Come è accaduto a Olivia Seaby. Sua madre le ha trasmesso la sua malattia.

“Quando hai un figlio – dice – e ti accorgi che è ha ereditato la tua malattia e che la sua aspettativa di vita è molto bassa, credo sia devastante per una donna”.

Il dibattito religioso e morale non è destinato ad arrestarsi, ma se la Camera dei lord non ne ritarderà l’entrata in vigore, i primi figli di questa tecnica potranno nascere nel 2016. Per utilizzarla occorrerà l’autorizzazione del comitato per la bioetica.

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