Con gli sgomberi forzati della polizia proseguono anche gli scontri tra forze dell’ordine e i manifestanti che hanno cercato di rioccupare l’area di Mong Kok.
In questo quartiere di Hong Kong, da due mesi erano accampate centinaia di persone che sostengono la battaglia per avere nel 2017 elezioni libere e democratiche.
Quest’estate, infatti, la Cina ha deciso che il capo dell’esecutivo verrà votato nell’ambito di una rosa di nomi, selezionati da una commissione designata da Pechino.
I manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro quella che ritengono una violazione del regime di autonomia speciale di cui gode l’ex colonia britannica, tornata nel 1997 nell’orbita cinese.