Dal 1° maggio, tutti i turisti stranieri devono compilare la Thailand Digital Arrival Card (Tdac) prima di entrare nel Paese. Scopri come funziona, chi è obbligato e cosa succede se dimentichi di farla
Sognate di scattare un selfie con Moo Deng, il celebre ippopotamo pigmeo diventato virale sui social, o state pianificando una vacanza sulle spiagge da sogno immortalate nella serie The White Lotus? Attenzione: dal 1 maggio 2025, chiunque voglia entrare in Thailandia dovrà completare un nuovo requisito digitale prima ancora di salire sull’aereo.
Si tratta della Thailand Digital Arrival Card (Tdac), un documento obbligatorio per tutti i cittadini non thailandesi che viaggiano nel Paese via aerea, terrestre o marittima.
Il Tdac sostituisce i vecchi moduli cartacei utilizzati in frontiera e ha l’obiettivo di snellire le operazioni doganali, rendere i controlli più sicuri e digitalizzare in modo uniforme l’esperienza di ingresso. Grazie all'integrazione con il database biometrico del Dipartimento di Immigrazione, le autorità thailandesi potranno verificare in tempo reale i precedenti penali degli arrivi internazionali.
Come funziona la Thailand Digital Arrival Card (Tdac) e chi deve compilarla
La registrazione al sistema TDAC deve essere effettuata entro tre giorni dal viaggio, e consiste in una semplice procedura online che rilascia un codice QR. Questo codice va presentato al controllo immigrazione all’arrivo in Thailandia.
Non sono previste tasse, né altri costi aggiuntivi, ma dimenticare questo passaggio può compromettere l’ingresso: chi non presenta il Tdac verrà respinto alla frontiera.
L’obbligo riguarda tutti i titolari di passaporto straniero, inclusi turisti, viaggiatori d’affari e residenti a lungo termine. L’unica eccezione? I passeggeri che sono in transito e non lasciano l’area internazionale dell’aeroporto.
Perché la Thailandia resta una delle destinazioni più amate
Nonostante terremoti, pandemie e disordini politici, la Thailandia continua a mostrarsi resiliente: è spesso definita la “Thailandia di Teflon” proprio per la sua sorprendente capacità di attrarre viaggiatori anche nei momenti difficili.
I numeri parlano chiaro: nei primi tre mesi del 2025, ben 9,5 milioni di visitatori sono atterrati nel Paese, confermando il trend di crescita registrato già nel periodo pre-pandemico, quando si raggiunse il record di 40 milioni di turisti nel 2019.
Le motivazioni dietro questa rinascita del turismo sono molteplici, ma in prima linea ci sono le tendenze virali sui social media. L’ormai celebre ippopotamo Moo Deng, ospite del Khao Kheow Open Zoo, ha attirato migliaia di famiglie dopo che un video delle sue acrobazie acquatiche è diventato virale. Lo zoo, situato a un’ora da Bangkok, ha visto le sue presenze schizzare oltre ogni aspettativa.
L’effetto White Lotus e la nuova voglia di viaggi da copertina
Ma la Thailandia sta beneficiando anche di un effetto glamour. La nuova stagione della serie HBO The White Lotus, ambientata tra le lussuose isole di Phuket e Koh Samui, ha fatto crescere la domanda per hotel di fascia alta. Secondo Hotels.com, il Four Seasons Koh Samui ha registrato un +40 per cento di ricerche da parte di utenti desiderosi di emulare lo stile di vita dorato mostrato sullo schermo.
Complice una strategia turistica sempre più attenta a integrare trend digitali, animali virali e location da sogno, il Paese è riuscito a rimanere in cima alla lista dei desideri di viaggio di milioni di persone in tutto il mondo. Tuttavia, l’ingresso in questo paradiso non può prescindere da un dettaglio pratico: il codice QR del TDAC deve essere pronto prima della partenza.
Tdac, cosa sapere prima del decollo
In un mondo sempre più digitalizzato, la Thailandia dimostra di voler restare al passo con i tempi anche in materia di controllo delle frontiere. Con l’introduzione del Thailand Digital Arrival Card, le autorità puntano a una gestione più efficiente e moderna dei flussi turistici, senza compromettere la sicurezza.
Che si tratti di una fuga romantica su un’isola tropicale, di un safari fotografico tra gli animali virali o di un viaggio spirituale nella cultura thai, il primo passo è digitale. E se un tempo bastava ricordarsi il passaporto, ora serve anche una connessione Internet e un clic in più per ottenere il codice QR che consente l’accesso al sogno thailandese.