Bologna, "massima allerta" per la torre pendente, rischio crollo

La vista della torre Garisenda da piazza Ravegnana
La vista della torre Garisenda da piazza Ravegnana Diritti d'autore Michele Lapini/Getty Images
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Di Saskia O'Donoghue
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La Torre della Garisenda è uno dei simboli del capoluogo dell'Emilia-Romagna.

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La torre bolognese della Garisenda, meno conosciuta della sua omologa pisana ma altrettanto pendente, è sotto stretta osservazione: le autorità hanno dichiarato che è ad alto rischio di crollo e hanno richiesto la costruzione di una barriera alta 5 metri intorno alla Torre per contenere i detriti in caso di crollo.

La torre del XII secolo, alta 47 metri, à inclinata di quattro gradi, ma alcuni studi hanno permesso di scoprire che la torre si è leggermente spostata questi ultimi anni.

L'altra torre bolognese, quella degli Asinelli, è alta circa il doppio della Garisenda ed è molto meno inclinata. La torre degli Asinelli solitamente è infatti aperta ai turisti.

La Garisenda invece, costruita tra il 1109 e il 1119, fu ridotta in altezza già nel XIV secolo, perché aveva già iniziato a pendere. La torre, famosa anche al di fuori dell'Italia, è citata nell'opera del poeta Dante La Divina Commedia, completata nel 1321.

Il sito della Garisenda era stato provvisoriamente chiuso nel mese di ottobre, dopo che alcuni sensori avevano rilevato i cambiamenti nella sua inclinazione. Ulteriori ispezioni hanno rivelato un deterioramento della base.

Il consiglio comunale ha spiegato che, oltre a contenere i detriti che potrebbero cadere, la barriera in fase di realizzazione proteggerà gli edifici circostanti e le persone in caso di crollo.

I rappresentanti affermano che questa "rappresenta la prima fase di messa in sicurezza".

La costruzione della barriera dovrebbe essere completata all'inizio dell'anno prossimo, e la torre stessa, così come la piazza sottostante, rimarranno probabilmente chiuse per un certo numero di anni.

Le autorità di Bologna stimano che la barriera costerà circa 4,3 milioni di euro. Hanno già lanciato un crowdfunding per finanziare il restauro.

Il Comune ha definito il progetto una "sfida straordinaria" che richiederà "l'impegno di tutta la città e di quanti in tutto il mondo amano Bologna e uno dei suoi simboli più importanti".

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