Bologna, la Torre della Garisenda chiusa per timore di un crollo

Il governo italiano ha criticato l'amministrazione comunale per non essersi presa cura della struttura.
Il governo italiano ha criticato l'amministrazione comunale per non essersi presa cura della struttura. Diritti d'autore Joshua Kettle
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Di Rebecca Ann Hughes
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il governo ha criticato l'amministrazione comunale, accusandola di non essersi presa cura della struttura

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La storica Torre della Garisenda a Bologna è stata chiusa al pubblico durante lo scorso fine settimana per motivi di stabilità.  La struttura è già pendente da tempo, ma i sensori hanno rilevato un movimento insolito e "preoccupante".

La struttura è sotto stretta osservazione da mesi a causa dei crescenti movimenti dovuti alla debolezza delle sue fondamenta: "Stiamo lavorando per fare tutto ciò che è necessario", ha detto il sindaco Matteo Lepore durante una riunione del consiglio comunale di lunedì.

Strade chiuse intorno alla torre a Bologna

L'area intorno alla torre è stata isolata mentre esperti universitari della città monitorano la struttura per verificarne il movimento. 

Lo storico monumento fu costruito tra il 1109 e il 1119 ed è una delle cosiddette "torri gemelle" di Bologna, insieme ai più alti Asinelli, sui quali i turisti possono salire. La Garisenda è alta 48 metri e un tempo era una delle decine di torri medievali della città costruite dagli aristocratici per sfoggiare la loro ricchezza.

Le torri della Garisenda e degli Asinelli a Bologna
Le torri della Garisenda e degli Asinelli a BolognaBianca Ackerman

La struttura è già inclinata di quattro gradi, solo un po' meno della famosa inclinazione di cinque gradi della Torre di Pisa. Ora, il rilevamento di "oscillazioni anomale" ha indotto a chiudere le strade intorno alla struttura per consentire un monitoraggio dettagliato della potenziale instabilità.

Un comitato di scienziati ha installato dei sensori acustici che rileveranno scricchiolii o crepe, insieme a un pendolo per tracciare il movimento. Le strade rimarranno bloccate fino a venerdì e anche la vicina torre Asinelli è stata chiusa ai visitatori.

Il pericolo di crollo sarebbe stato "sottovalutato"

L'allontanamento del traffico dall'area circostante la torre non è dovuto a timori per la sicurezza, ma per consentire ai sensori di registrare dati più precisi, ha dichiarato il sindaco. 

La Garisenda è pendente da diversi secoli - nel XIV secolo fu accorciata di dieci metri proprio per timore di crolli - e ha subito diversi interventi nel corso dei decenni. Nel 2019 sono state montate delle fasce di acciaio intorno alla torre e nel 2022 sono state rinforzate le fondamenta con iniezioni di malta, ma tali misure non sembrano aver risolto il problema.

La sottosegretaria Lucia Borgonzoni del ministero della Cultur, ha criticato l'approccio dell'amministrazione comunale.

Domenica, parlando con la stampa italiana, si è detta "preoccupata" per le oscillazioni rilevate finora. Ha anche suggerito che il team scientifico incaricato di monitorare la struttura negli ultimi cinque anni avrebbe "sottovalutato la situazione".

Ha aggiunto che il governo stanzierà circa 5 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) finanziato dall'UE per i lavori di restauro: "Il governo si è mosso per salvare la torre simbolo di Bologna dopo che il consiglio comunale ha perso tempo", ha dichiarato.

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