Trapianto del rene di un maiale su un uomo, ecco che cos'è lo xenotrapianto

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Di euronews
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L'intervento non è il primo di questo genere, ma rispetto al primo di due anni fa registra un risultato che va oltre ogni aspettativa. Una tecnica cui molti guardano con speranza

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Oltre ogni aspettativa, il trapianto di un rene di maiale geneticamente modificato su un uomo in stato di morte cerebrale, è stato un successo che andato oltre ogni attesa: il rene infatti  continua a funzionare bene dopo 32 giorni. 

Un passo avanti sulla via degli  xenotrapianti che vede in prima linea i chirurghi della New York university Langone, guidati dal Robert Montgomery uno dei pionieri in questo campo a livello mondiale.

L’intervento, eseguito il 14 luglio, è stato il quinto xenotrapianto eseguito presso la NYU Langone.  I chirurghi del Transplant institute hanno anche eseguito due trapianti di cuore di maiale geneticamente modificati nell’estate 2022.

Lo xenotrapianto è una delle terapie alternative che la medicina sta sperimentando da un decennio e che può essere una valida alternativa a fronte della carenza cronica di organi da destinare al trapianto umano.

Che cos'è uno xenotrapianto e quali sono le incognite

In biologia e chirurgia, lo xenotrapianto è il trapianto eseguito con l’utilizzo di organi prelevati a esseri viventi di una specie diversa da quella del ricevente. Gli studi degli anni 1990 hanno portato a considerarlo uno degli approcci più promettenti per il trattamento di gravi patologie nell’uomo. I trapianti di organi e tessuti dagli animali all’uomo potrebbero infatti eliminare il grave problema delle carenze di donatori, anche se molte sono le difficoltà da affrontare per poter utilizzare queste tecniche. 

Una delle cause più importanti per cui le cellule di organi trapiantati fra specie diverse perdono rapidamente la loro funzionalità è che il sangue del ricevente contiene molecole di anticorpi che si legano al tessuto del donatore. Il legame con gli anticorpi attiva specifiche proteine del sangue dette proteine del complemento, le quali determinano la distruzione del tessuto o dell’organo trapiantato. Un rigetto così immediato del tessuto estraneo distrugge i capillari dell’organismo che ha subito il trapianto causando una massiccia emorragia. Un altro problema, oltre a quello immunologico, riguarda la possibilità di infezioni con agenti patogeni presenti negli animali; nei donatori animali possono infatti albergare organismi patogeni potenzialmente dannosi per la specie umana.

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