Il leader spagnolo ha anche annunciato che metterà in atto una serie di misure per combattere la "disinformazione", proteggere i minori, sradicare i "discorsi d'odio" e limitare la violazione della privacy dei cittadini
Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha annunciato che chiamerà a comparire al Congresso dei Deputati i vertici di Meta, dopo che un’indagine interna ha indicato un possibile caso di raccolta illecita e sistematica della cronologia web degli utenti Android.
Secondo le informazioni rese note, le applicazioni del gruppo - tra cui WhatsApp, Facebook e Instagram - avrebbero acquisito dati di navigazione dal settembre 2024 fino all’estate del 2025.
"Meta deve fornire spiegazioni davanti ai rappresentanti dei cittadini", ha dichiarato Sánchez durante un intervento all’Ateneo di Madrid. Il premier ha spiegato che al Congresso verranno convocati i responsabili dell’azienda e specialisti del settore per chiarire l’accaduto, individuare eventuali responsabilità e accertare che non vi sia stata una violazione su larga scala dei diritti fondamentali degli utenti.
Sánchez ha inoltre anticipato che il governo presenterà nella prima metà del 2026 un pacchetto di iniziative dedicate alla regolamentazione dell’impatto delle grandi piattaforme digitali.
Le misure riguarderanno quattro aree considerate critiche: lotta alla disinformazione, tutela dei minori online, contrasto all’hate speech e rafforzamento delle norme sulla privacy.
"In Spagna - ha sottolineato Sánchez - la legge prevale su qualsiasi algoritmo o piattaforma. Chi viola le libertà dei cittadini deve assumersi le conseguenze delle proprie azioni".
La vicenda rischia di riaccendere le tensioni tra Madrid e Washington, già emerse in passato per la cosiddetta “Google tax”, l’imposta sui servizi digitali introdotta dalla Spagna nel 2018 - prima in Europa - e percepita negli Stati Uniti come una misura mirata contro i grandi gruppi tecnologici americani.
Nel suo intervento, Sánchez ha richiamato la necessità di riaffermare il ruolo delle istituzioni democratiche di fronte al potere crescente delle big tech. "A chi pensa di potersi sottrarre allo stato di diritto, dobbiamo ricordare che si sbaglia: né la Spagna né l’Europa cederanno davanti a menzogne, odio e abusi di potere. Nessuna azienda, per quanto influente, è al di sopra della legge".