Cambiamenti climatici: fanno bene o male ai pesci e ai pescatori?

In collaborazione con The European Commission
Cambiamenti climatici: fanno bene o male ai pesci e ai pescatori?
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Di Denis Loctier
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Reportage di Euronews al Lago di Garda: anche qui si sentono gli effetti del Global Warming e dell'innalzamento della temperatura dell'acqua. I pesci e i molluschi crescono più velocemente, ma anche questo può rappresentare una minaccia per l'equilibrio di mari e laghi. E per il futuro dei pescatori

GARDA (ITALIA) - Un po' sottovalutati, forse, gli effetti del Riscaldamento Globale e dei cambiamenti climatici sull'acqua: se ne parla poco, rispetto ad altre minacce per il nostro pianeta.
Per cercare di colmare questo vuoto informativo, Euronews ha realizzato questa puntata del suo programma "Futuris" in mezzo al lago più grande d'Italia, il Lago di Garda, ben conosciuto ed apprezzato anche da milioni di turisti.

Il nostro inviato Denis Loctier lancia i primi importanti quesiti: "Il Riscaldamento Globale può lasciare noi senza pesce e i pescatori senza reddito? O il Pianeta ha ancora una possibilità? Già, ma quale? Qui in Italia, sul Lago di Garda, e in tutta Europa, scienziati e pescatori sono alla ricerca di risposte".

C'era una volta...

"Una volta almeno avevamo quattro stagioni distinte: primavera, estate, autunno e inverno. Adesso è tutto molto più confuso. E ne risente anche la pesca".
Ettore Malfer
Pescatore

"Ho iniziato a pescare subito dopo le scuole elementari, avevo 7 o 8 anni...e ora ne ho più di 80", ricorda Ettore Malfer, storico pescatore sul Garda.

Ettore ha sempre pescato sul lago di Garda. In passato, anguille, carpe, lucci, trote lacustri, tinche, persici e molte altre specie erano abbondanti. Ora, dice Ettore, sono quasi scomparsi. Non sa perché, ma sospetta che questo possa avere qualcosa a che fare con il cambiamento climatico che sta danneggiando il lago.

"Una volta almeno avevamo quattro stagioni distinte: primavera, estate, autunno e inverno. Oggi è tutto molto confuso: gli inverni non sono così freddi come prima e le estati sono troppo calde. E ne risente anche la pesca", aggiunge Ettore.

"Perchè questo calo nel pescato?"

Per trovare le risposte giuste, i pescatori del Lago di Garda stanno collaborando con gli scienziati che collaborano al progetto di ricerca europeo "ClimeFish", che studia gli effetti dei cambiamenti climatici sulla pesca e l'acquacoltura.

La cooperativa locale di pescatori (Coop. Fra Pescatori) che riunisce 12 pescherecci sta fornendo alcuni dati e campioni ai ricercatori.

"Visto che abbiamo visto un calo nel pescato, era molto importante lavorare insieme ai ricercatori per dare loro tutto il necessario per capire le cause di questi cambiamenti e per trovare possibili soluzioni", spiega Alessandra Mazzola, responsabile della Cooperativa dei pescatori di Garda, paese in provincia di Verona.

I cambiamenti climatici possono far bene ai pesci?

Il Lago di Garda è uno dei 15 casi allo studio del progetto, compresi laghi e stagni d'acqua dolce, pesca marina e allevamenti ittici in tutta Europa.

"Abbiamo parlato con le parti interessate e chiesto loro: quali sono le sfide principali in futuro? E poi siamo tornati dai nostri biologi e dai modellatori e abbiamo chiesto loro di adattare i loro modelli", spiega Michaela Aschan, coordinatrice del progetto "ClimeFish", professore di Biologia e gestione della pesca della UiT-Arctic University of Norway.

Anomalie nella temperature del mare: qualche buona notizia c'è

I ricercatori hanno notato che il riscaldamento del clima in Europa sta facendo crescere pesci e molluschi più velocemente, il che potrebbe essere una buona notizia per l'industria del settore. Ma c'è anche il rovescio della medaglia.

"Attenti ai parassiti e alle malattie"

"Il problema principale che la pesca sta affrontando è la migrazione delle riserve verso le aree più a nord, in particolare nell'area nord-orientale dell'Atlantico. Vediamo anche che nel caso dell'acquacoltura stiamo affrontando una maggiore proliferazione di parassiti e più malattie", spiega Mariola Norte, comunicatore scientifico di CETMAR.

Il problema degli stock ittici: le scorte in Europa stanno finendo

Sulla base della loro analisi, i ricercatori stanno preparando una serie di raccomandazioni pratiche per i politici locali e l'industria del settore sulla mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Stanno preparando persino un software che aiuta a gestire gli stock ittici in modo più efficiente.

Bisogna fare attenzione, infatti: l'Europa ha quasi esaurito le proprie scorte di pesce. Se ne consuma troppo, a quanto pare, rispetto alla capacità di pesce nelle acque europee. Dopo, per coprire il fabbisogno, bisognerà cominciare ad importare da altre zone del mondo

Astrid Sturm, esperta informatica della Brandenburg University of Technology, in Germania, cerca di spiegarci come funziona questo software per gli stock.

"Vogliamo presentare agli utenti diversi scenari possibili causati dai cambiamenti climatici. All'interno di questi scenari, ci stiamo concentrando sui possibili risultati: cosa succederebbe se alcuni parametri cambiassero bruscamente. Avendo questa conoscenza, i fruitori finali, come le industrie, possono intraprendere azioni appropriate".

"Avremo una buona pesca se..."

Dai pescherecci da traino in Svezia agli acquacoltori innovativi delle Canarie, il clima che cambia sta coinvolgendo l'intero settore con nuovi rischi, ma anche nuove opportunità. È necessario, quindi, che gli stati dell'UE rivedano i loro standard e linee guida per la protezione del pesce e per il sostegno all'industria ittica.

"Sta a noi esseri umani provvedere ad una corretta regolamentazione degli stock e accordarci tra di noi. Solo così", conclude Michaela Aschan, coordinatrice del progetto "ClimeFish", "avremo una buona pesca".

Link Utili

- Progetto ClimeFish

"Social" Backstage

Alcuni scatti tratti dal "dietro le quinte" del reportage sul Lago di Garda sono stati pubblicati da Denis Loctier sul suo profilo Twitter. Anche cosi si capisce qualcosa del nostro lavoro...

Una cartolina da...

Anche questo è il Lago di Garda...

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

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