Molecole "bio" e prodotti biodegradabili: importanti per l'ambiente e per i consumatori

In collaborazione con The European Commission
Molecole "bio" e prodotti biodegradabili: importanti per l'ambiente e per i consumatori
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Di Denis Loctier
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Ora, con il progetto europeo "Chassy", abbiamo la capacità di produrre molecole bio-based e abbiamo anche un ottimo potenziale per produrre molecole che sono biodegradabili. Per risolvere il problema, ad esempio, della plastica proveniente dall'industria chimica, che non è biodegradabile.

John Morrissey, coordinatore del progetto "CHASSY", biotecnologo, Scuola di Microbiologia, University College Cork (Irlanda), ci offre una spiegazione - il meno tecnica possibile - del lavoro che si svolge nel laboratorio della Technology University di Delft, nei Paesi Bassi, laboratorio centrale del progetto "CHASSY".

"Non è solo ciò che viene prodotto, ma è 'come' viene prodotto".
John Morrissey
Coordinatore progetto "Chassy"

"In alcuni casi il consumatore non noterà la differenza, perché i prodotti che possono essere creati in un organismo unicellulare come il lievito imiteranno esattamente ciò che può già essere prodotto. E per alcuni usi è molto importante, perché le molecole che produciamo nel lievito verranno immesse nella parte successiva di una catena di produzione, per sviluppare altri prodotti familiari ai consumatori. Una cosa importante per i consumatori è che questi sarebbero prodotti in modo ecosostenibile, un aspetto ora molto importante anche sul mercato. Non è solo ciò che viene prodotto, è "come" viene prodotto. E per noi la sostenibilità ambientale è una parte cruciale di tutta l'etica e la logica di un progetto come questo. E pensiamo che sia molto importante per i consumatori".

Il professor Morrissey osserva il lavoro in laboratorio.

"Plastica, ma biodegradabile"

"Ma c'è una seconda dimensione: perché abbiamo ora la capacità di produrre molecole bio-based e abbiamo anche un ottimo potenziale per produrre molecole che sono biodegradabili. E questo è stato un grosso problema, ad esempio, per la plastica proveniente dall'industria chimica, che non è biodegradabile. E' per questo che sentiamo parlare molto dell'inquinamento plastico degli oceani e così via. Esiste ora un potenziale per utilizzare il lievito o, in effetti, altri organismi, per produrre le molecole utilizzate per le plastiche biodegradabili. E ancora, il consumatore non noterà necessariamente che la sua tazza è diversa. È un bicchiere di plastica, ma ora è un bicchiere di plastica biodegradabile. E questo è molto importante per molti consumatori. E soprattutto è importante per l'ambiente", conclude il professor Morrissey.

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA E WEB: CRISTIANO TASSINARI

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