In occasione dell'inaugurazione della presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea, la Danimarca ha illustrato quali saranno le proprie priorità
Sicurezza e difesa. Queste due parole sono state quelle più pronunciate nel corso dell'inaugurazione della presidenza di turno danese del Consiglio dell'Unione europea, che si è svolta giovedì 3 luglio ad Aarhus. L'intero Collegio dei commissari si è recato per l'occasione nella nazione scandinava.
Copenaghen punta sulla difesa, ritenendola una priorità. Il Paese europeo intende in questo senso sostenere lo sforzo per il riarmo dei Ventisette e individuare le capacità mancanti. "Se non siamo pronti a difendere il nostro continente, chi siamo noi europei?", si è chiesta la prima ministra danese Mette Frederiksen.
Frederiksen: “Al momento è l'esercito ucraino a proteggere l'Europa”
“Dobbiamo riarmare l'Europa al più tardi entro il 2030 e attendo con ansia la tabella di marcia su come raggiungere questo obiettivo, in modo da poter sviluppare capacità comuni, rafforzare la nostra industria della difesa, fare acquisti congiunti e rimuovere tutte le barriere e gli ostacoli sul nostro cammino”, ha aggiunto la dirigente scandinava. Secondo la quale la sicurezza europea dipende anche dall'Ucraina: secondo Frederiksen, Kiev fa parte della famiglia europea. In questo senso, a suo avviso occorre cambiare mentalità.
"Quando consegniamo armi all'Ucraina, invece di vederle come una donazione, dobbiamo considerarle come parte del nostro riarmo. Perché al momento è l'esercito ucraino a proteggere l'Europa", insiste Mette Frederiksen.
La Danimarca chiede il ripristino dei controlli alle frontiere
La Danimarca sottolinea poi anche il ruolo delle politiche migratorie. Secondo la prima ministra danese, il sistema europeo sta fallendo e chiede che vengano ripristinati i controlli alle frontiere: “Su questi temi, ora abbiamo proposte concrete sul tavolo, che potrebbero anche aprire la strada a hub per i rimpatri e per le procedure di asilo al di fuori dell'Ue”, ha dichiarato Frederiksen.
Da parte sua, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, ha ricordati i punti del Patto sulla migrazione e l'asilo su cui alla Danimarca si chiede di sostenere dei passi avanti: “Durante la presidenza danese, saremo in grado di fare progressi sulla nostra proposta per i rimpatri, sul concetto di Paesi terzi sicuri e di Paesi di origine sicuri”, afferma la conservatrice tedesca, che punta a passare alla fase di attuazione del Patto.
La competitività, altra priorità della Danimarca
La presidenza danese e la Commissione europea concordano anche sulla volontà di sostenere la competitività, altra priorità di Copenaghen. Anche in questo caso, Ursula von der Leyen ha insistito sui punti su cui spera si compiano progressi: “Dobbiamo dare un forte impulso all'Unione europea del risparmio e degli investimenti, che sarà una delle nostre priorità comuni”.
La presidente della Commissione di Bruxelles ha sottolineato come il costo dell'energia rappresenti una delle difficoltà dell'Ue di fronte alla concorrenza internazionale. Intende per questo presentare “piani per migliorare la rete europea, la capacità di stoccaggio e le interconnessioni”.
Al di là di questa tabella di marcia semestrale, la sfida per la Danimarca sarà quella di mantenere l'unità dei Ventisette e garantire che l'Ue parli con una sola voce nel rispondere alle sfide geopolitiche, commerciali e climatiche.