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Bulgaria, adozione euro divide l'opinione pubblica, Radev: "Promuove un sentimento anti-euro"

Bandiere bulgare e dell'UE
Bandiere bulgare e dell'UE Diritti d'autore  Copyright 2006 AP. All rights reserved.
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Di Sergio Cantone
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Le istituzioni dell'Ue hanno dato il via libera all'ingresso della Bulgaria nell'Eurozona il prossimo gennaio, ma i cittadini hanno opinioni discordanti. Secondo alcuni il presidente Radev starebbe "promuovendo un sentimento anti-Ue"

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La Bulgaria si avvicina all'obiettivo di entrare nell'Eurozona all'inizio del prossimo anno, ma c'è ancora molto da fare per conquistare i cuori e le menti dei cittadini, secondo Eva Maydell, relatrice bulgara del Partito popolare europeo (Ppe) per il report sull'adozione della moneta unica da parte del Paese dell'Europa centrale.

Con una maggioranza schiacciante, la Commissione economica e monetaria (Econ) del Parlamento europeo ha votato martedì a favore del rapporto che raccomanda l'adesione della Bulgaria alla moneta unica. Il voto ha visto 36 eurodeputati a favore, tre contrari e quattro astensioni.

L'adesione del Paese all'Eurozona è stata approvata dal Consiglio dei ministri dell'Economia e delle Finanze dell'Ue (Ecofin) il 20 giugno.

Sarà discussa dal Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo giovedì e venerdì e approvata formalmente dal Parlamento europeo nella sessione plenaria di Strasburgo prevista per la settimana del 7 luglio.

Dopo il voto della commissione Econ, Eva Maydell, membro del partito bulgaro Gerb, ha invitato le forze pro-Ue in Bulgaria a dimostrare unità politica e responsabilità dopo oltre cinque anni di instabilità politica interna.

Il Paese balcanico ha tenuto sette elezioni legislative in cinque anni e ha vissuto una serie di governi di breve durata.

"Spero vivamente che le forze europeiste siano in grado di unirsi e di garantire la stabilità, al fine di facilitare l'adozione dell'euro in Bulgaria", ha dichiarato Maydell a Euronews.

L'opinione pubblica rimane divisa sull'adozione della moneta unica. Alcuni restano profondamente preoccupati per un potenziale ulteriore calo del potere d'acquisto e preferirebbero mantenere il lev.

Proteste anti-euro, Sofia, Bulgaria
Proteste anti-euro, Sofia, Bulgaria Valentina Petrova/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.

Timori sul futuro del Paese dopo l'adozione dell'Euro

L'ex primo ministro di centro-destra e leader di lunga data del Gerb, Bojko Borisov, è stato costretto a dimettersi nel 2013 anche a causa dell'impopolarità delle politiche di austerità introdotte dal suo governo in vista del cammino del Paese verso l'Eurozona.

Oggi le finanze pubbliche bulgare sono in ordine, con debito pubblico e deficit ben al di sotto dei criteri di Maastricht. Tuttavia, l'aumento dei prezzi continua a preoccupare i cittadini. L'inflazione ha raggiunto il 3,5 per cento.

Secondo Eurostat, il 30 per cento della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà, il tasso di povertà più alto dell'Unione europea.

"Molti bulgari credono che, con l'ingresso nell'Eurozona, il Paese perderà la propria indipendenza economica e il tenore di vita peggiorerà", ha dichiarato Antoaneta Hristova, membro dell'Accademia bulgara delle scienze.

"Questo sentimento è particolarmente forte a causa dell'impopolarità dell'attuale élite politica, comprese le fazioni pro-Ue".

Alle elezioni parlamentari dell'ottobre 2024, l'astensione degli elettori ha raggiunto il 62 per cento, con un aumento del sostegno alle forze politiche ultraconservatrici e antieuropee.

"Ci sono timori reali tra i cittadini e, naturalmente, queste sono le preoccupazioni che noi, come politici, dobbiamo affrontare. Dobbiamo occuparci di questi gruppi", ha dichiarato Maydell.

Secondo la politica, esisterebbe a livello europeo una volontà politica concreta di alleviare queste preoccupazioni e garantire "un'adozione dell'euro senza particolari problemi".

Un capo di Stato anti-Euro

Il presidente bulgaro Rumen Radev ha proposto a maggio un referendum per ritardare l'adozione dell'euro oltre il gennaio 2026.

"Radev ha proposto il referendum per opportunismo politico. Sta cercando di raccogliere il crescente sentimento anti-Ue per promuovere le proprie ambizioni politiche", ha affermato Maydell.

Il mandato di Radev scadrà nell'autunno del 2026.

"Un tema molto importante è la manipolazione dell'opinione pubblica da parte di alcuni attori politici, tra cui il presidente, che stanno sfruttando le paure dell'opinione pubblica proponendo misure anticostituzionali", ha aggiunto.

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