La Bulgaria ha ottenuto l’approvazione della Bce e della Commissione Ue per entrare nell’Eurozona. L’adozione dell’euro è prevista per l’inizio del prossimo anno, nonostante le tensioni interne e la disinformazione
La Bulgaria entrerà ufficialmente nell’Eurozona all’inizio del 2026, dopo aver ricevuto mercoledì il via libera dalla Banca centrale europea e dalla Commissione europea. L’annuncio segna una svolta decisiva per il Paese balcanico, che da anni persegue l’adozione dell’euro come parte del proprio cammino europeo.
“È un momento storico per la Bulgaria, per l’area dell’euro e per tutta l’Unione europea,” ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis.
Superati gli ostacoli economici: soddisfatti i criteri Ue
La Bce ha confermato che Sofia ha finalmente rispettato tutti i criteri di Maastricht, tra cui il contenimento dell’inflazione, la stabilità del tasso di cambio, e il mantenimento di un deficit pubblico sotto controllo. L’inflazione, in particolare, è scesa al 3,5 per cento ad aprile, un valore vicino all’obiettivo Ue del 3 per cento.
“Congratulazioni alla Bulgaria per gli sforzi economici compiuti”, ha dichiarato il membro del board Bce Philip Lane.
L’adesione della Bulgaria sarà formalizzata l’8 luglio, quando i ministri delle Finanze dei Paesi dell’euro daranno il via libera definitivo. La Bulgaria diventerà così il ventesimo Paese a utilizzare la moneta unica, seguendo la Croazia, che ha adottato l’euro nel 2023.
Tensioni interne e disinformazione anti-euro
L’annuncio arriva in un contesto politico teso: negli ultimi mesi, la Bulgaria è stata teatro di proteste contro l’euro, alimentate da campagne di disinformazione e dal presidente Rumen Radev, che aveva proposto un referendum per bloccarne l’introduzione.
La maggioranza parlamentare, favorevole all’Europa, ha respinto la proposta, accusando Radev di agire in sintonia con interessi filo-russi.
Secondo analisti europei, l’ingresso nell’Eurozona porterà benefici concreti all’economia bulgara: riduzione dei costi di finanziamento, maggiore attrattività per gli investimenti esteri e rafforzamento della stabilità finanziaria.
L’adesione consentirà inoltre alla Bulgaria di influenzare le decisioni della Bce, contribuendo alla definizione della politica monetaria comune.
La moneta unica, quindi, diventa non solo un simbolo europeo, ma anche uno strumento strategico per la crescita e l’integrazione del Paese.