Secondo l'avvocato generale Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue) Tamara Ćapeta l'Ungheria ha violato il regolamento europeo con l'introduzione della legge contro la comunità Lgbtqi+
L'Ungheria ha violato il diritto dell'Ue vietando o limitando l'accesso ai contenuti Lgbtqi+. Lo ha affermato l'avvocato generale Corte di giustizia dell'Unione europea (Cgue) Tamara Ćapeta in un parere consultivo giovedì.
Ćapeta ha anche detto che l'Ungheria ha violato i valori fondamentali del blocco dei 27 membri, sanciti dall'articolo 2 del Trattato Ue.
Il parere dell'avvocato generale non è giuridicamente vincolante. Tuttavia, i giudici di solito lo prendono in considerazione e, nella maggior parte dei casi, il verdetto finale si allinea a questa dichiarazione. Se i giudici della corte concordano con il parere dell'avvocato generale, possono chiedere all'Ungheria di revocare o modificare la legge e possono anche multare Budapest.
Il caso legale, etichettato come uno dei casi di diritti umani più significativi nella storia dell'Ue, ha visto l'adesione del Parlamento europeo e di 16 Stati membri, che hanno chiesto all'Ungheria di annullare la legge.
Cosa prevede la legge contro la comunità Lgbtqi+
La legge è stata adottata nel 2021, in un'ottica di protezione dell'infanzia e di lotta alla pedofilia, secondo il governo. Tuttavia, i critici e la comunità Lgbtqi+ l'hanno vista come una campagna in stile russo che rappresenta una minaccia per i diritti fondamentali.
La legge vieta la rappresentazione di persone Lgbtqi+ o di relazioni con minorenni nell'istruzione e nei media.
Una parte della legge prevedeva che i libri contenenti rappresentazioni di relazioni tra persone dello stesso sesso dovessero essere avvolti e sigillati in fogli di alluminio nelle librerie. Inoltre, diversi programmi televisivi con contenuti simili sono stati spostati in fasce orarie notturne.
L'adozione della legge ha provocato proteste contro il governo e nello stesso anno la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l'Ungheria, affermando che la legge viola il diritto e i valori dell'Ue.
Quest'anno, l'Ungheria ha fatto un ulteriore passo avanti e ha emanato un divieto di organizzare eventi di orgoglio Lgbtqi+ in spazi pubblici, sulla base della legge sulla protezione dei minori.
La Commissione europea sta attualmente esaminando se questa legislazione è conforme al diritto dell'Ue. Recentemente, il commissario europeo per la Giustizia Michael McGrath ha dichiarato durante un dibattito al Parlamento europeo che la marcia del Pride di Budapest non rappresenta un pericolo per i bambini.