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La scelta europeista del cancelliere Friedrich Merz

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (a sinistra) e il presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (a sinistra) e il presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Gregoire Lory
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All'indomani della sua elezione a cancelliere tedesco, il cristiano-democratico Friedrich Merz si è recato mercoledì a Parigi e Varsavia: un segnale che conferma il suo desiderio di rafforzare la cooperazione europea

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È stato un leader un po' “malconcio" quello che mercoledì si è recato a Parigi e Varsavia. Al suo primo viaggio ufficiale all'estero, il nuovo cancelliere tedesco Friedrich Merz non è arrivato nella posizione favorevole che sperava. L'esponente cristiano-democratico voleva avrebbe voluto infatti poter inviare un messaggio forte ai suoi partner, ma martedì ha dovuto affrontare due turni di votazione per essere confermato come capo del governo. Il che non era mai accaduto nella storia politica della Germania post-Seconda guerra mondiale. Di conseguenza, la posizione di Merz è apparsa indebolita, e così è stato costretto a presentarsi sulla scena nazionale, incontrando il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro polacco Donald Tusk.

La relazione Merz-Macron si annuncia più semplice di quella Scholz-Macron

Questo passo falso politico peserà probabilmente sulle spalle di Friedrich Merz, che vuole imprimere una svolta al suo Paese, dando priorità alla difesa. Dopo il successo elettorale di febbraio, ha difeso l'idea di una Germania forte all'interno di un'Europa forte e più indipendente dagli Stati Uniti. Una rottura con il passato per un convinto atlantista.

Puntando su maggiore spesa militare e chiedendo di estendere l'ombrello nucleare francese al resto d'Europa, il politico cristiano-democratico tedesco si pone in una linea che certamente trova l'approvazione di Macron: "Sì, sembra promettente, ed è una buona notizia. Anche perché difficilmente si sarebbe potuto fare peggio rispetto alla relazione tra Macron e il precedente cancelliere Scholz, che non andavano affatto d'accordo. Penso quindi che con Merz, che ha anche affermato che si concentrerà maggiormente sulle relazioni internazionali e sugli affari europei, assisteremo a un rinnovato legame franco-tedesco", spiega Sophie Pornschlegel, vicedirettrice del think tank Jacques Delors Europe.

Tuttavia, resta da capire se Parigi e Berlino si accorderanno su progetti comuni o se l'obiettivo sarà quello di promuovere le industrie nazionali: "La partita si giocherà ovviamente nei dettagli. Dovremo vedere se la Francia rinuncerà a essere molto franco-centrica e farà davvero qualcosa di europeo, e anche se la Germania potrà davvero abbandonare la sua tradizione transatlantica, che è ancora molto forte, soprattutto tra i conservatori", aggiunge Pornschlegel.

Il possibile rilancio del "triangolo di Weimar"

Dopo Parigi, Friedrich Merz si è recato a Varsavia. Ancora una volta, il gesto è stato simbolico. La Polonia è il Paese dell'Ue che destina la quota maggiore del proprio bilancio alla difesa. Un punto su cui i due leader, che provengono dalla stessa famiglia politica, possono trovare un cammino comune: "La Polonia è un partner meno ovvio, credo, per Merz, ma lui credo che sappia e capisca molto bene che non bastano Francia e Germania per guidare l'Europa, che la situazione è diversa, che l'Europa è diversa da quella che era in passato. E che anche la Polonia è necessaria come parte di questo nucleo europeo", afferma Piotr Buras, direttore dell'ufficio di Varsavia dell'European Council on Foreign Relations (Ecfr).

Secondo l'esperto, "il fatto che sia venuto in Polonia nel primo giorno del suo mandato da cancelliere è ovviamente segno di questo rinnovato interesse per le relazioni bilaterali e credo che considererà la Polonia un partner importante, al pari della Francia e del triangolo di Weimar", aggiunge. Quest'ultimo è un forum di cooperazione creato nel 1991 tra Francia, Germania e Polonia in un momento in cui l'Europa era in piena riorganizzazione dopo la caduta del muro di Berlino.

Venerdì gli incontri con Ursula von der Leyen e Antonio Costa

Ma per Piotr Buras, rilanciare la macchina europea attraverso questo terzetto è troppo semplicistico: "Penso che Mertz consideri Francia e Polonia, forse non come partner alla pari, ma come partner davvero importanti per la Germania, ma sa che le coalizioni dei volenterosi, che daranno forma al futuro dell'Europa, devono essere più ampie".

L'agenda di Friedrich Merz sottolinea in ogni caso il suo desiderio di lavorare a livello europeo: venerdì incontrerà la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa.

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