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Migranti e difesa: Merz e Tusk a Varsavia, asse Germania-Polonia sulle sfide Ue

Il primo ministro polacco Donald Tusk e il cancelliere tedesco Friedrich Merz partecipano a una conferenza stampa congiunta dopo il loro incontro a Varsavia, Polonia, mercoledì 7 maggio 2025.
Il primo ministro polacco Donald Tusk e il cancelliere tedesco Friedrich Merz partecipano a una conferenza stampa congiunta dopo il loro incontro a Varsavia, Polonia, mercoledì 7 maggio 2025. Diritti d'autore  Czarek Sokolowski/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Czarek Sokolowski/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il cancelliere tedesco Merz incontra il premier polacco Tusk a Varsavia: al centro del vertice Ue migrazione, sicurezza e difesa. Berlino aderisce a nuova iniziativa europea

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Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha incontrato mercoledì il primo ministro polacco Donald Tusk nella capitale polacca. Il vertice, seguito da una conferenza stampa congiunta, ha rappresentato un segnale di forte sintonia tra i due Paesi su alcune delle principali sfide per l’Unione europea: dalla migrazione irregolare alla difesa, passando per la stabilità interna e il posizionamento dell’Ue nel contesto globale.

Berlino aderisce a una nuova iniziativa Ue sui migranti

Uno degli annunci chiave è arrivato da Merz, che ha confermato l’adesione della Germania a un’iniziativa congiunta – promossa da Danimarca, Paesi Bassi e Italia – volta a rafforzare le politiche europee in materia di asilo e migrazione. L’obiettivo è una gestione coordinata dei flussi migratori, in un momento in cui diversi Stati membri lamentano pressione alle frontiere.

“Sappiamo che possiamo rispondere a queste sfide solo insieme, a livello europeo,” ha dichiarato Merz. “Il nuovo governo federale si unisce con convinzione a questa iniziativa per contrastare l’immigrazione illegale e rafforzare la sicurezza dei confini.”

Tra le misure annunciate, il rafforzamento dei controlli alle frontiere tedesche e l’impiego di più agenti di polizia, oltre a possibili respingimenti per chi non ha i requisiti per l’asilo.

Tusk: “Serve una Germania più armata per la sicurezza dell’Europa”

Sul fronte della difesa, è stato il primo ministro Tusk a lanciare un messaggio chiaro: la Germania deve aumentare le sue spese militari. “Non è facile, per un premier polacco, dire che vorrebbe una Germania più armata – ha ammesso – ma viviamo in tempi diversi, con una Polonia diversa, una Germania diversa e minacce molto concrete.”

Il riferimento, seppur implicito, è al conflitto in Ucraina e alla pressione crescente della Russia sui confini orientali dell’Unione. Una Germania più attiva sul fronte della difesa viene vista da Varsavia come un pilastro per la sicurezza collettiva.

Ue sotto pressione tra Russia, instabilità e sfide interne

L’incontro arriva mentre l’Unione europea è attraversata da tensioni geopolitiche e trasformazioni profonde. Da un lato, la guerra in Ucraina continua a influenzare le priorità di sicurezza e difesa dei Paesi membri; dall’altro, le pressioni migratorie e le sfide economiche rischiano di alimentare instabilità politica interna in vari Stati.

Varsavia e Berlino sembrano voler giocare un ruolo di leadership in questa fase, tentando di ricucire anche alcune fratture interne all’Ue, come quelle tra Paesi dell’Est e dell’Ovest su temi migratori e valori democratici.

Cautela da Francia, apertura da Italia e Paesi nordici

L’adesione della Germania alla nuova iniziativa migratoria è stata accolta positivamente da Roma e Copenaghen, che già figurano tra i promotori. In particolare, il governo italiano vede nella svolta tedesca una possibile accelerazione verso una politica migratoria più equa e condivisa a livello europeo.

Più cauta la Francia, che ha ribadito la necessità di “una solidarietà che non si traduca in rigidità alle frontiere, ma in responsabilità condivise”. Anche Bruxelles ha espresso apprezzamento per l’incontro, parlando di “un segnale importante di convergenza tra due Paesi fondamentali per la coesione dell’Unione”.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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