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Mattarella a Hiroshima con gli Hibakusha: "no al riarmo nucleare", critiche a Mosca e Pyongyang

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Memoriale della Pace di Hiroshima
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Memoriale della Pace di Hiroshima Diritti d'autore  Presidenza della Repubblica italiana
Diritti d'autore Presidenza della Repubblica italiana
Di Fortunato Pinto
Pubblicato il
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Il presidente della Repubblica incontra i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki. Duro il commento di Mattarella alle minacce di riarmo nucleare

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Impegnato in una vista ufficiale in Giappone, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella si è recato sabato mattina al Parco del Memoriale della Pace a Hiroshima, ribadendo l'opposizione dell'Italia all'armamento nucleare e la condanna alle minacce di Russia e Corea del Nord.

"Con il suo braciere rivolto al cielo, con lo struggente monumento ai bambini, con la Cupola della bomba atomica, scheletrica e silente, esso è simbolo universale, ovunque riconoscibile, della furia distruggitrice dell’uomo e, al contempo, di resilienza", ha detto il presidente e ha aggiunto: "L’architettura di questo complesso monumentale è eloquente, evocativa, ma nulla quanto la vostra testimonianza, parla del dramma della guerra e del valore della vita. La testimonianza personale, delle esperienze vissute da ciascuno in quei fatali momenti dell’agosto del 1945 e nelle atroci settimane che seguirono ai bombardamenti atomici di Hiroshima e di Nagasaki".

Il ringraziamento agli Hibakusha, vincitori del premio Nobel per la Pace 2024

La testimonianza collettiva, con l’Associazione Nihon Hidankyo, che dal 1956, con instancabile dedizione, offre all'umanità intera un monito alto e severo, ha ricordato Mattarella. "Il conferimento del Premio Nobel per la Pace per il 2024 è il meritato tributo al valore incommensurabile del vostro costante impegno alla riflessione sulla tragedia atomica e sulle cicatrici indelebili che essa ha lasciato sul pianeta e nella coscienza collettiva del mondo. Questo prestigioso riconoscimento - per il quale mi congratulo - auspico possa ispirare le future generazioni affinché colgano il valore della memoria delle tragedie dell’umanità, non ne smarriscano il senso e sappiano farne tesoro nell'esercizio delle loro responsabilità.

"Cari Hibakusha, l’impegno della vostra Associazione per la pace e contro la proliferazione delle armi nucleari, - continua il capo di Stato italiano - ha sempre espresso un appello accorato per il futuro: che nessun altro popolo, che nessun altro Paese debba mai affrontare una tragedia simile. "Mai più!", ha tuonato Mattarella.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente dell’Associazione Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki, sopravvissuto al bombardamento nucleare
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente dell’Associazione Nihon Hidankyo, Toshiyuki Mimaki, sopravvissuto al bombardamento nucleare Presidenza della Repubblica Italiana

Il presidente è poi tornato a ribadire quanto sia importante per ogni Paese onorare l'impegno assunto con il Trattato di Non Proliferazione del 1968, "ancor oggi architrave della vita internazionale". "Oggi l’architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non dai conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante", ha detto Mattarella e poi si è spinto a dire che si vagheggia persino di “armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti".

Mattarella avverte della minaccia Russia sul nucleare

Mattarella, già minacciato dalla Russia nelle scorse settimane per i suoi commenti contro la guerra in Ucraina, è tornato ad allertare la comunità internazionale sulla pericolosità della narrativa nucleare portata avanti da Mosca.

"La Federazione Russa, in particolare, si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare, a cui si aggiungono il blocco dei lavori del Trattato di Non Proliferazione, il ritiro dalla ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari e le minacce rivolte all'Ucraina, instillando l’inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale. La Repubblica Italiana condanna fermamente queste derive pericolose", ha detto Mattarella.

Occorre ribadire, ha aggiunto il presidente italiano, "con determinazione inequivocabile, che una guerra nucleare non può essere vinta da alcuno e non deve mai essere combattuta. Le potenze nucleari, soprattutto quelle che siedono quali membri permanenti nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, non possono esimersi dal rispettare gli obblighi che hanno concorso a definire".

Mattarella: "Imperdonabile l'atteggiamento della Corea del Nord"

Ponendo l'attenzione alle dinamiche politiche in Oriente, il presidente ha criticato le misure di Pyongyang per l'aggiornamento del programma nucleare.

"Le minacce si vanno moltiplicando, con lo sviluppo di arsenali la cui unica giustificazione appare quella dell’aggressione e della dominazione e non della difesa", ha poi detto il presidente. "In questa area del mondo che ha così sofferto appare imperdonabile l’atteggiamento della Corea del Nord. Pyongyang deve abbandonare immediatamente il proprio programma atomico e missilistico, e impegnarsi nel percorso della denuclearizzazione della penisola coreana", ha detto Mattarella.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Memoriale della Pace di Hiroshima
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Memoriale della Pace di Hiroshima Presidenza della Repubblica Italiana

"La testimonianza degli Hibakusha è un dono inestimabile"

"Desidero ringraziare il Giappone per il ruolo di primo piano nel dibattito globale sul disarmo nucleare. Una posizione che affonda le sue radici nell'esperienza sconvolgente della devastazione atomica", ha aggiunto il presidente nel suo discorso alla presenza dei sopravvissuti dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki.

"Cari Hibakusha, la vostra testimonianza è un dono inestimabile perché è tramite vostro che possiamo comprendere quel che non può essere narrato. La Storia scritta sui libri non riesce a esprimere le cicatrici che voi portate e che parlano direttamente alla coscienza dei popoli", ha detto il presidente e ha poi aggiunto: "I vostri occhi trasmettono, come null’altro potrà mai fare, l’orrore della devastazione nucleare".

"La memoria è resistenza contro l’ignoranza. È educazione alla pace, alla dignità umana, alla consapevolezza della fragilità della nostra esistenza. Il vostro insegnamento rappresenta un messaggio di speranza. Avete lottato per un mondo migliore. Tocca a tutti noi continuare. Vi ringrazio per aver scelto di trasformare il dolore in monito, la sofferenza in speranza, la tragedia in impegno. Vi sono riconoscente per questo incontro", ha concluso Mattarella.

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