I ministri degli esteri dell'Ue non hanno accettato di imporre immediatamente sanzioni al Ruanda per il suo presunto ruolo nel crescente conflitto nell'est della Repubblica Democratica del Congo
L'Ue ha preso la "decisione politica" di applicare "sanzioni" nei confronti del Ruanda per il ruolo che svolge nella guerra in corso nell'est della Repubblica Democratica del Congo, "a seconda" di come si evolverà la situazione sul campo. Lo ha spiegato l'Alta Rappresentante dell'Ue Kaja Kallas, al termine del Consiglio Ue a Bruxelles.
Per Kallas, "la situazione è molto grave e siamo sull'orlo di un conflitto regionale. L'integrità territoriale non è negoziabile né in Congo né in Ucraina". "Sosteniamo chiaramente il processo di pace di Nairobi - ha aggiunto - per ottenere risultati con mezzi diplomatici. Ma stiamo anche facendo diversi passi: le prime consultazioni sulla difesa dell'Ue con il Ruanda sono state sospese. C'è anche la decisione politica di applicare sanzioni a seconda della situazione sul campo. Abbiamo esortato il Ruanda a ritirare le sue truppe e il memorandum d'intesa relativo alle materie prime critiche sarà sottoposto a revisione", ha concluso.