Nonostante le tensioni, Annalena Baerbock non è stata cacciata dal ministro degli Esteri cinese durante la sua visita a Pechino la scorsa settimana
Un video che circola sui social media sostiene che la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock è stata cacciata da una conferenza stampa insieme ai giornalisti tedeschi dopo tensioni esplose durante un incontro con il suo omologo cinese Wang Yi a Pechino.
L'analisi di Euroverify mostra che le affermazioni sono infondate e false: una ricerca per immagini inversa mostra che il filmato utilizzato nel video è stato effettivamente girato durante la prima visita di Baerbock in Cina nell'aprile 2023.
Il filmato originale, visibile in un servizio di Euronews, mostra l'allora ministro degli Esteri Qin Gang che convoca Baerbock fuori dalla stanza al termine della conferenza stampa, senza alcun segno di tensione tra i due.
Gang è stato ministro degli Esteri cinese fino al luglio 2023, quando è misteriosamente scomparso dalla circolazione. Il governo cinese ha divulgato poche informazioni su dove si trovasse, dando adito a speculazioni.
Non ci sono prove che indichino che la ministra degli Esteri tedesca sia stata cacciata da alcun incontro, nonostante le affermazioni che circolano in giro.
Tensioni Germania-Cina
Nonostante le false affermazioni, le tensioni tra Baerbock e Yi erano palpabili dalle dichiarazioni rilasciate dopo l'incontro.
Baerbock ha criticato quello che ha descritto come il sostegno della Cina alla guerra della Russia in Ucraina, avvertendo che ciò avrebbe potuto influire sui legami con Berlino e Bruxelles, secondo quanto riportato dal ministero degli Esteri tedesco.
Ha inoltre denunciato l'uso di fabbriche cinesi per produrre droni per la Russia, avvertendo che ciò viola "i nostri interessi fondamentali per la sicurezza europea".
La notizia che le aziende cinesi producono droni utilizzati nella guerra russa in Ucraina, rivelata per la prima volta da Reuters, ha fatto scattare l'allarme a Bruxelles e nelle capitali dell'Ue. Baerbock ha anche usato la visita per criticare il governo cinese per il suo mercato delle auto elettriche "altamente sovvenzionato", che sta soffocando le imprese europee e tedesche.