Una settimana fa un ragazzo di 27 anni è morto a Parigi dopo essere stato investito da un suv mentre era sulla sua bicicletta. Le associazioni di ciclisti chiedono di porre fine alle morti nelle strade
In un incontro con le associazioni di ciclisti lunedì a Parigi, il ministro dei trasporti francese François Durovray ha garantito azioni concrete per la sicurezza stradale su due ruote.
Le dichiarazioni fanno seguito alla morte del 27enne Paul Varry, investito martedì scorso nella capitale da un conducente di Suv, indagato per omicidio. La morte di Varry ha scatenato proteste dei ciclisti per chiedere strade più sicure e ha riacceso il dibattito proprio sulla sicurezza stradale.
Nel 2023 morti sulle strade francesi 226 ciclisti
Varry era noto come un fervente sostenitore del ciclismo urbano, in particolare nella periferia nord di Parigi di Saint-Ouen. Sabato centinaia di ciclisti gli hanno reso omaggio a Place de la République. Nel 2023 sulle strade della Francia sono morti 226 ciclisti, superando la soglia dei 200 decessi per il terzo anno consecutivo.
"Ogni ciclista ha già sperimentato la violenza sulle strade. Potrebbe trattarsi di minacce, pressioni, messa in pericolo, collisioni deliberate. Ogni ciclista ha una storia da raccontare sull'argomento", ha dichiarato il co-presidente dell'associazione ciclistica Fub Alexis Frémeaux.
Su X Durovray ha dichiarato che lancerà una nuova missione "contro la violenza per proteggere tutti gli utenti della strada", aggiungendo che continuerà a lavorare a stretto contatto con le associazioni ciclistiche nel tentativo di rendere le strade più sicure per tutti, che siano in auto, in bicicletta o a piedi.