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State of the Union: Ungheria non paga multa di 200 mln, il voto in Germania Est, Putin in Mongolia

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz Diritti d'autore Markus Schreiber/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
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Di Euronews
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Nella puntata di State of the Union di questa settimana: il mancato pagamento da parte dell'Ungheria alla Commissione di una multa di 200 milioni di euro, l'esito delle elezioni in Sassonia e Turingia, e il viaggio di Putin in Mongolia, Stato membro della Cpi

Tra i temi che hanno caratterizzato la prima settimana di settembre nell'Ue, e non solo, la prima scadenza mancata da parte dell'Ungheria per il pagamento alla Commissione di una multa di 200 milioni di euro decisa dalla Corte di giustizia dell'Ue nell'ambito del ricorso per il mancato rispetto del diritto d'asilo. La controversia risale al dicembre 2020, quando la Corte affermò per la prima volta che Budapest aveva limitato l'accesso alle procedure di asilo per chi cercava protezione internazionale, rendendo "virtualmente impossibile" la presentazione delle domande. La prossima scadenza è prevista per il 17 settembre.

Il risultato storico della destra in Turingia e Sassonia

State of the Union continua con lo storico risultato alle elezioni statali di domenica nei due Länder orientali della Turingia e della Sassonia: il partito di estrema destra Alternativa per la Germania si è aggiudicato rispettivamente il primo posto con oltre il 32 per cento dei voti, mentre nel secondo tallona con il 30,6 per cento l'Unione cristiano-democratica, ferma al 31,9 per cento delle preferenze. Il voto fa seguito alla notizia del rimpatrio di 28 cittadini afghani dalla Germania. Per la prima volta da quando i talebani sono tornati al potere nel 2021, a fine agosto Berlino ha infatti rimpatriato decine di afghani con precedenti penali. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz lo ha definito come un "chiaro segnale" che i criminali nati all'estero non saranno risparmiati dalla deportazione.

Il viaggio di Putin in Mongolia, il primo in uno Stato membro della Corte penale internazionale

La settimana è iniziata anche con il viaggio di Vladimir Putin in Mongolia lunedì, il primo in uno Stato membro della Corte penale internazionale (Cpi) che ha emesso un mandato di arresto nei confronti del presidente russo per essere responsabile dei rapimenti di bambini dall'Ucraina. Nonostante le richieste di arresto da parte dell'Ue, della Cpi e dell'Ucraina, Putin è stato accolto calorosamente all'aeroporto internazionale della capitale Ulaan Bator dal ministro degli Esteri Batmunkh Battsetseg.

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