Secondo il rapporto stilato dalla Commissione contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri) del Consiglio d'Europa la xenofobia è sempre più presente nel discorso pubblico italiano. Presi di mira migranti, Rom e persone Lgbt+
Le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri) del Consiglio d'Europa, pubblicato il 22 ottobre, hanno spiazzato l'Italia.
Xenofobia e discriminazioni da parte delle istituzioni politici, insieme alla profilazione razziale compiuta dalle forze dell'ordine sono tra le accuse più gravi nei confronti di Roma, da parte attribuite dall'organizzazione internazionale che riunisce 46 Paesi con la missione di promuovere la democrazia e lo stato di diritto in Europa.
Pressoché unanime la levata di scudi contro il rapporto. A partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che martedì ha chiamato il capo della Polizia per esprimere stupore e ribadire stima e vicinanza alle forze di Polizia.
Cosa dice il Rapporto sull'Italia della Commissione contro il razzismo e l'intolleranza del Consiglio d'Europa
L'Ecri è un organo indipendente di monitoraggio in materia di diritti umani, composta da esperti indipendenti del settore.
Secondo il documento, la polizia italiana compie "profilazione razziale" - soprattutto nei confronti dei Rom e delle persone di origine africana - mentre la politica negli ultimi anni è diventata sempre più "xenofoba", con un dibattito pubblico dai toni "divisivi" su stranieri e persone Lgbt+.
Nel testo si legge che queste testimonianze di frequenti fermi e controlli basati sull'origine etnica sono confermate anche dai rapporti delle organizzazioni della società civile e di altri organismi di monitoraggio internazionali specializzati.
Tuttavia, le autorità non raccolgono dati adeguatamente disaggregati sulle attività di fermo e di controllo della polizia, né sembrano essere consapevoli dell’entità del problema, e non considerano la profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale.
Secondo gli esperti europei la profilazione razziale ha effetti notevolmente negativi, in quanto genera un senso di umiliazione ed ingiustizia per i gruppi coinvolti provocando stigmatizzazione e alienazione. È inoltre dannosa per la sicurezza generale in quanto diminuisce la fiducia nella polizia e contribuisce a non denunciare reati.
Tra gli esempi non virtuosi anche "critiche indebite che mirano a minare l’autorità dei singoli giudici che decidono sui casi di migrazione", quando invece la magistratura deve essere "rispettata, protetta e promossa".
Meloni: "Le nostre forze lavorano con dedizione e abnegazione"
"Le nostre Forze dell’Ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie", il commento su X della premier Giorgia Meloni. Critici nei confronti del contenuto del rapporto anche i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani.
Secondo il leader della Lega le "donne e uomini in divisa sono stati attaccati vergognosamente da un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani". "Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini - aggiunge il vicepremier - se li portino tutti a casa loro a Strasburgo".
A non condividere una parola di ciò che è stato scritto è il ministro degli Esteri, il quale esclude che ci siano agenti, carabinieri, poliziotti o finanzieri razzisti.
L'Ecri sul libro di Vannacci: esempio di dichiarazioni razziste e fobiche
Senza mai citarlo basta leggere "tra gli esempi recenti di dichiarazioni razziste e Lgbti-fobiche nella vita pubblica che includono le osservazioni fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane", per capire che l'Ecri stia parlando di Roberto Vannacci e del suo "Il mondo al contrario".
Secondo gli autori del rapporto l'autore ha dichiarato che i gay “non sono normali” e ha indicato che l'accettazione delle persone Lgbt+ è il risultato di complotti da parte della “lobby gay internazionale”. Vannacci avrebbe anche attaccato gli italiani di colore, affermando che le persone non sono nate tutte uguali e che gli immigrati saranno sempre diversi.
Una situazione complessiva davanti alla quale l'Ecri raccomanda “che le figure pubbliche, compresi i funzionari di alto livello e i politici di tutti gli schieramenti, siano fortemente incoraggiati ad assumere una posizione tempestiva, ferma e pubblica contro l'espressione di discorsi d'odio razzisti e lgbti-fobici e a reagire con discorsi alternativi, nonché a promuovere la comprensione tra le comunità, anche esprimendo solidarietà a coloro che sono bersaglio di discorsi d'odio”.