Lunedì il presidente francese Emmanuel Macron riceverà l'ex primo ministro Bernard Cazeneuve, i due ex presidenti François Hollande e Nicolas Sarkozy, e il presidente dei Repubblicani nella regione Hauts-de-France, Xavier Betrand
A un mese e mezzo dalle dimissioni del governo di Gabriel Attal, in carica per sbrigare gli affari correnti, e a quasi due mesi dalle elezioni legislative francesi, il presidente Emmanuel Macron non ha ancora nominato un nuovo primo ministro. Le consultazioni dell'Eliseo con i principali attori politici, iniziate venerdì 23 agosto, dovrebbero entrare questo lunedì nella fase finale.
Nella prima mattinata di lunedì Macron incontrerà Bernard Cazeneuve, ex primo ministro socialista. Il suo nome circola da diversi giorni come possibile inquilino di Matignon. Saranno ricevuti anche due ex presidenti, il socialista François Hollande e il repubblicano Nicolas Sarkozy, e il presidente dei Repubblicani nella regione Hauts-de-France, Xavier Betrand.
Il Nuovo fronte popolare, la coalizione di sinistra che ha vinto le elezioni del 7 luglio scorso ma è lontana dalla maggioranza in Assemblea, ha già aspramente criticato l'eventualità di un governo Cazeneuve dopo aver più volte denunciato "l'ostruzionismo" del capo di Stato, che si oppone alla nomina della sua candidata, Lucie Castets.
"Censureremo qualsiasi governo che non sia guidato da Lucie Castets”, ha dichiarato , Mathilde Panot, la capogruppo alla Camera de La France insoumise, il partito più a sinistra del Nuovo fronte popolare. “Il signor Cazeneuve si oppone al programma del Nuovo fronte popolare. Il signor Cazeneuve appartiene al vecchio mondo dell'Hollandisme, da cui vogliamo voltare pagina”, ha insistito Panot.
Il coordinatore del partito Manuel Bompard ha dichiarato su Bfmtv che l'ipotesi Bernard Cazeneuve è un modo per il presidente “di fratturare l'Nfp”. Macron, infatti, vuole evitare a ogni costo la formazione di un esecutivo che includa La France insoumise e punta a formare una maggioranza che includa i partiti di sinistra più moderati e la sua forza centrista.
Ministro dell'Interno durante gli attentati del 2015, poi primo ministro negli ultimi mesi del quinquennio di François Hollande, Cazeneuve, 61 anni, ha lasciato il Partito socialista nel 2022, opponendosi ferocemente all'alleanza con La France insoumise.
Questo potrebbe significare che, in caso di candidatura, verrebbe sostenuto dal blocco centrale e sfuggirebbe alle censure della destra e dell'estrema destra. Ma l'ipotesi di un suo approdo a Matignon dividerebbe anche i socialisti.