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Elezioni legislative francesi: futuro incerto per Macron dopo umiliante sconfitta

Il presidente francese Emmanuel Macron lascia la cabina elettorale prima di votare a Le Touquet-Paris-Plage, nel nord della Francia, domenica 30 giugno 2024.
Il presidente francese Emmanuel Macron lascia la cabina elettorale prima di votare a Le Touquet-Paris-Plage, nel nord della Francia, domenica 30 giugno 2024. Diritti d'autore Yara Nardi/AP
Diritti d'autore Yara Nardi/AP
Di Sophia Khatsenkova
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Dopo una nuova cocente sconfitta per mano dell'estrema destra al primo turno delle legislative di domenica, il futuro del partito centrista del Presidente francese è a rischio e alcuni esperti si chiedono quale sarà il suo destino politico

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Questa domenica la coalizione centrista del presidente francese Emmanuel Macronha subito un'altra umiliante sconfitta dopo quella alle ultime elezioni europee. La sua alleanza è arrivata terza con il 20,7 per cento dei voti, mentre l'alleanza dei partiti di sinistra, il Nuovo Fronte Popolare, ha ottenuto il 28 per cento. La coalizione di estrema destra guidata dal Rassemblement National ha ottenuto il 33,4 per cento e ha quasi raddoppiato il suo risultato rispetto alle elezioni legislative del 2022.

Cosa significano questi risultati per il campo presidenziale?

Quando il presidente francese Emmanuel Macron ha indetto le elezioni lampo, lo scorso 9 giugno, aveva parlato di "un momento di chiarimento essenziale". Ma, dopo tre settimane di campagna elettorale affrettata e confusa, i risultati mostrano che la scommessa del Presidente è fallita.

"Il suo partito che ottiene il terzo posto in un'elezione da lui stesso indetta è una grande sconfitta", ha dichiarato Emmanuel Rivière, esperto di politica e sondaggi. In una dichiarazione scritta Macron non ha ammesso che il suo partito è stato sconfitto, chiedendo invece "una manifestazione ampia, chiaramente democratica e repubblicana per il secondo turno".

Macron e i suoi alleati hanno invitato i loro sostenitori a impedire all'estrema destra di ottenere i seggi necessari per salire al potere nel prossimo turno delle elezioni legislative, previsto per il 7 luglio. Gabriel Attal, primo ministro uscente di Macron, ha esortato gli elettori a impedire la vittoria del Rassemblement National, ma ha anche affermato che il partito di Jean-Luc Melenchon, La France insoumise, non sia una scelta credibile.

Cosa succederà al partito di Macron?

Secondo François-Xavier Millet, esperto di politica e professore all'Università delle Antille, il voto di domenica è stato per molti versi un voto di protesta contro la gestione del presidente su questioni interne fondamentali.

Millet ha dichiarato a Euronews che "non c'è speranza per il partito presidenziale nel breve termine", ma a lungo termine ritiene che Macron potrebbe ancora salvare ciò che resta del suo partito se il Rassemblent National ottenesse la maggioranza assoluta dei seggi: "Se l'estrema destra sarà a capo del governo - ha detto il politologo - Macron potrebbe cercare di riguadagnare una sorta di legittimità politica a lungo termine presentandosi come un garante della Costituzione che cerca di salvaguardare i francesi da alcune decisioni dell'estrema destra".

Al ballottaggio di domenica prossima ci sarà un numero senza precedenti di seggi con tre candidati ancora in corsa: vista la situazione sarà una settimana di trattative intense a livello politico.

Il Presidente francese Emmanuel Macron, a destra, e Edouard Philippe, ex Primo ministro francese e capo del partito politico Horizons
Il Presidente francese Emmanuel Macron, a destra, e Edouard Philippe, ex Primo ministro francese e capo del partito politico HorizonsGonzalo Fuentes/AP

I partiti decideranno chi dovrà ritirarsi per avere le migliori possibilità di sconfiggere i candidati dell'estrema destra nelle loro circoscrizioni. Le candidature per il secondo turno devono essere presentate entro le 18 di martedì dai candidati che hanno ottenuto almeno il 12,5 per cento dei voti degli elettori registrati.

Secondo Emmanuel Rivière il futuro dell'alleanza centrista è in pericolo, poiché il panorama politico cambierà dopo queste elezioni lampo. "I possibili successori di Macron cercheranno di costruire qualcosa di nuovo", ha spiegato l'esperto di sondaggi a Euronews, riferendosi all'ex primo ministro di Macron, Edouard Philippe, che guida il partito di centro-destra Horizons.

La scorsa settimana Philippe ha accusato Macron di aver "ucciso la maggioranza presidenziale" e molti altri politici del campo presidenziale hanno espresso la loro frustrazione e delusione per la sua decisione di sciogliere l'Assemblea nazionale.

Molti candidati dell'alleanza centrista si sono persino rifiutati di apporre il volto di Emmanuel Macron sui loro manifesti elettorali, temendo che la sua immagine potesse danneggiare le loro possibilità di essere eletti.

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