Il dibattito sulla legge di amnistia per gli indipendentisti catalani, che da settimane agita la Spagna, è arrivato al Parlamento europeo, tra pesanti critiche e accuse reciproche
Due gruppi politici, il Partito popolare europeo e i liberali di Renew Europe hanno chiesto di dedicare una discussione a una legislazione molto controversa, che considerano una violazione dello Stato di diritto in grado di minare l'indipendenza della magistratura in Spagna e compromettere la separazione dei poteri nel Paese.
La legge della discordia
La legge sull'amnistia, presentata dai socialisti spagnoli del Psoe, è sostanzialmente frutto di un accordo con due partiti indipendentisti catalani, Esquerra Republicana de Ctalunya e Junts per Catalunya, che hanno garantito i voti necessari per l'investitura di Pedro Sánchez.
Cancellerà i reati legati all'indipendentismo, commessi da esponenti politici e persone comuni tra il 2012 e il 2023 e ha scatenato feroci proteste in tutta la Spagna.
Uno dei beneficiari potrebbe essere Carles Puigdemont, l'ex presidente della Generalitat che cercò di ottenere l'indipendenza della Catalogna nel 2017 e ora siede al Parlamento europeo.
Un dibattito acceso
"Siamo preoccupati per alcuni sviluppi", dice a Euronews Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo e autore di un duro discorso nell'amiciclo di Strasburgo.
"Ciò di cui abbiamo bisogno è mantenere lo Stato di diritto non solo nei Paesi dell'Europa orientale ma anche negli altri. È ovvio che Sanchez lo fa solo per ottenere dal partito di Puigdemont i sette voti necessari per governare: è una mossa dettata dall'egoismo personale".
Il gruppo dei Socialisti e democratici, a cui appartiene il partito di governo in Spagna, ritiene al contrario l'iniziativa cruciale per la pacificazione nazionale e attacca chi la critica.
"Di fronte alla più grande crisi territoriale della democrazia spagnola ci sono solo due strade: la strada fallimentare dell'imposizione e delle minacce, o la strada del dialogo, della comprensione e della riconciliazione", le parole di Iratxe García Pérez, capogruppo di S&D all'Eurocamera, che ha pure accusato Weber di mentire.
La Commissione europea intanto sta valutando la situazione e incontrerà presto il ministro della Giustizia di Madrid Félix Bolaños per discutere i dettagli del testo.
Agli eurodeputati presenti al dibattito, il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders ha assicurato che la valutazione sarà indipendente e obiettiva.