Il ministro degli Esteri uscente Wopke Hoekstra è stato nominato venerdì come candidato del governo olandese a commissario europeo, dopo che il commissario dell'Ue per il clima, Frans Timmermans, si è dimesso per candidarsi alle prossime elezioni olandesi
"Dopo le consultazioni all'interno del governo e con il presidente della Commissione europea, ho deciso di proporre Wopke Hoekstra come candidato alla Commissione europea", ha dichiarato il primo ministro ad interim Mark Rutte in un comunicato.
Hoekstra è stato ministro degli Esteri olandese nel 2022.
Il governo di coalizione di quattro partiti è recentemente crollato a causa di alcuni disaccordi sulla politica per le migrazioni.
È stato ministro delle Finanze tra il 2017 e il 2022, rappresentando i Paesi Bassi nei negoziati sulla ripresa finanziaria dell'Ue dopo la pandemia. Contrario al Recovery Fund e alla politica del debito pubblico condiviso tra i Paesi dell'Ue, si è guadagnato a Bruxelles la reputazione di uno dei critici più accaniti contro la condivisione degli oneri fiscali, convincendo un gruppo di Paesi cosiddetti "frugali" a opporsi all'emissione di debito collettivo sotto forma di "corona bond".
Hoekstra dovrà superare un'audizione al Parlamento europeo prima di poter assumere il ruolo e potrebbe ricoprire la posizione di commissario per le politiche del clima e dell'ambiente, ricoperta in precedenza da Frans Timmermans.
Timmermans si è formalmente dimesso dalla Commissione all'inizio di questa settimana ma ora resta da vedere se la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, potrebbe decidere di assegnare il portafoglio del clima a un altro Commissario e non a Hoekstra.
All'inizio della settimana è stato confermato che il socialista Maroš Šefčovič, che si è occupato, tra l'altro, delle relazioni con il Regno Unito e della creazione di una piattaforma comune per l'acquisto di gas, avrebbe assunto le precedenti responsabilità di Timmermans come vicepresidente della Commissione europea per il Green Deal, ma il portafoglio per il clima rimane in palio.
Pioggia di critiche dai socialisti
Hoekstra appartiene al partito di destra Appello cristiano democratico, la cui famiglia politica, il Partito popolare europeo (Ppe), è stata recentemente messa sotto accusa per i tentativi di diluire e bloccare le politiche climatiche più importanti dell'Ue.
In risposta alla nomina, il gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo ha confermato questo venerdì 25 agosto, la sua pretesa di ottenere il portafoglio per il clima, descrivendo Hoekstra come un candidato "controverso".
"Sullo sfondo delle recenti manovre ciniche e populiste del conservatore Ppe per annacquare il Green Deal e far deragliare dossier legislativi chiave, come la legge sul ripristino della natura, è fondamentale per il nostro gruppo che il portafoglio per il clima rimanga nelle mani della famiglia dei Socialisti e Democratici", ha dichiarato il gruppo S&D in un comunicato.
"Wopke Hoekstra è diventato noto al grande pubblico europeo con dichiarazioni controverse durante la crisi di Covid-19", ha aggiunto il gruppo, "per ottenere il sostegno del nostro gruppo, qualsiasi commissario designato deve dimostrare, al di là di ogni dubbio, il suo impegno nei confronti dei valori europei, come la solidarietà quale pietra angolare della nostra unione".
L'audizione di Hoekstra davanti al Parlamento europeo è prevista per l'inizio dell'autunno.