Da Helsinki il segretario generale della Nato Mark Rutte ha dichiarato che l'Alleanza lancerà una nuova missione nel Baltico con nuove navi e aviazione dedicata e nuova tecnologia a supporto, compresa "una piccola flotta di droni sottomarini"
La Nato aumenterà la sua presenza militare e l'innovazione tecnologica nel Mar Baltico per proteggere le infrastrutture critiche dai sabotaggi, ha dichiarato martedì il capo dell'Alleanza Atlantica al vertice dell'area baltica di Helsinki, in Finlandia.
La salvaguardia delle infrastrutture "è di estrema importanza", ha dichiarato Mark Rutte ai giornalisti, citando l'energia degli oleodotti e il 95 per cento del traffico internet che viene assicurato attraverso cavi sottomarini.
Solo negli ultimi due mesi sono stati danneggiati un cavo tra la Lituania e la Svezia, un altro tra la Germania e la Finlandia e altri tra l'Estonia e la Finlandia. Nonostante le indagini siano in corso Rutte ha ricordato ci siano stati elementi di quella che la Nato considera una campagna per destabilizzare le infrastrutture dell'Alleanza attraverso attacchi informatici e sabotaggi, puntando il dito contro la Russia come presunto colpevole.
Rutte lancia una nuova missione nel Mar Baltico
"Posso annunciare che la Nato sta avviando Baltic Sentry (Sentinella del Baltico), sotto l'autorità del comandante supremo delle forze alleate della Nato, generale Christopher Cavoli. Questa attività militare fa parte del nostro sforzo continuo per migliorare la presenza marittima e il monitoraggio di aree chiave per la nostra alleanza. Coinvolgerà una serie di mezzi, tra cui fregate e aerei da pattugliamento marittimo, e rafforzerà la nostra vigilanza nel Baltico". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa congiunta con il presidente della Finlandia, Alexander Stubb e il premier dell'Estonia, Kristen Michal, a margine del summit dei Paesi baltici della Nato. "In secondo luogo, oggi abbiamo deciso di lanciare un'iniziativa per l'impiego di nuove tecnologie in questo sforzo, tra cui una piccola flotta di droni sottomarina per fornire una maggiore sorveglianza e deterrenza. Stiamo inoltre lavorando con gli alleati per integrare la loro capacità di sorveglianza nazionale con quella della Nato, garantendo un rilevamento completo delle minacce", ha concluso Rutte.
"Dobbiamo sfruttare appieno le possibilità offerte dal diritto internazionale per agire contro le navi sospette", ha sottolineato Stubb riferendosi alla flotta ombra russa di petroliere utilizzate da Mosca per eludere le sanzioni occidentali sulle vendite di petrolio.
Il mese scorso la polizia finlandese ha sequestrato una nave cisterna che trasportava petrolio russo, sospettando che la nave avesse danneggiato il cavo elettrico Estlink-2 che collega Finlandia ed Estonia, trascinando l'ancora sul fondale.
"I comandanti delle navi devono capire che le potenziali minacce alle nostre infrastrutture avranno delle conseguenze, tra cui il possibile abbordaggio, il sequestro e l'arresto", ha dichiarato Rutte.
In vista del summit, il presidente lettone Edgars Rinkēvičs ha affermato che il monitoraggio è difficile nella pratica, poiché ogni giorno circa due mila navi attraversano il Baltico.
"Ammettiamolo, non possiamo garantire una protezione al 100 per cento ma se mandiamo un segnale coraggioso, penso che gli incidenti diminuiranno o addirittura cesseranno", ha dichiarato Rinkēvičs ai giornalisti a Helsinki.
Anche la Germania parteciperà alla nuova missione Baltic Sentry, ha confermato il cancelliere Olaf Scholz in un altro incontro con i giornalisti.