Ursula Von der Leyen punge la Cina

Ursula von der Leyen è presidente della Commissione europea dal 2019
Ursula von der Leyen è presidente della Commissione europea dal 2019 Diritti d'autore European Union, 2023.
Diritti d'autore European Union, 2023.
Di Jorge Liboreiro
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In un discorso all'European Policy Center, la presidente della Commissione sottolinea la crescente influenza di Pechino sulla Russia, sfruttando la "debolezza" del presidente Vladimir Putin

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La Repubblica popolare cinese sta sfruttando la debolezza del presidente Vladimir Putin per aumentare la sua influenza geopolitica sulla Russia, portando a un'inversione dell'equilibrio di potere tra i due alleati di lunga data. È la sintesi di un intervento molto critico da parte della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all'European Policy Center.

Le critiche alla Cina

"Lungi dall'essere scoraggiato dall'atroce e illegale invasione dell'Ucraina, il presidente Xi sta mantenendo la sua 'amicizia senza limiti' con la Russia di Putin", le parole della presidente.

"Ma c'è stato un cambiamento di dinamica nel rapporto tra i due Paesi. Dall'ultima visita è chiaro che la Cina vede la debolezza di Putin come un modo per aumentare la sua influenza sulla Russia. Ed è chiaro che l'equilibrio di potere in quel rapporto - che per la maggior parte del secolo scorso ha favorito la Russia - si è ora invertito".

L'Unione europea e i suoi alleati occidentali hanno osservato con attenzione gli ultimi passi intrapresi dal governo cinese sulla scena internazionale, tra cui proprio la visita del presidente Xi Jinping a Mosca. Ma anche il possibile coinvolgimento di Pechino nella guerra in Ucraina, con la fornitura di aiuti militari alla Russia e il "piano di pace" in 12 punti che Xi Jinping ha presentato, e che è stato ampiamente criticato per  non aver riconosciuto l'illegittimità dell'occuapzione territoriale da parte di Mosca.

Il ruolo della Cina nella guerra in Ucraina sarà un "fattore determinante" per definire l'impegno tra Bruxelles e Pechino, ha avvertito von der Leyen, che a breve si recherà nel Paese insieme al presidente francese Emmanuel Macron.

"La Cina ha la responsabilità di svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere una pace giusta", ha avvertito von der Leyen.

Reazione misurata

L'Unione Europea, invece, dovrebbe cominciare ad adattarsi a un mondo bipolare, secondo l'opinione di Mikko Huotari, del Mercator Institute for China Studies, un think tank che è stato sanzionato dalla Cina. E le vulnerabilità europee sono diverse da quelle di Stati Uniti, Giappone o Corea del Sud.

"Non possiamo avere un rapporto profondo di fiducia con una Cina che sostenga la macchina da guerra russa: quindi, è meglio per noi definire i termini del nostro impegno, piuttosto che siano altri a dirci cosa dobbiamo fare", dice l'esperto a Euronews.

"La questione è molto urgente. Probabilmente i rischi aumenteranno. La nostra dipendenza in certi settori è altissima e le tensioni geopolitiche relative alla Cina sono in aumento. Ma allo stesso tempo, bisogna reagire correttamente e in modo non eccessivo".

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