Re-cereal: l'importanza di puntare sulla biodiversità agricola

In collaborazione con The European Commission
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Di Francisco Fuentes
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La multinazionale altoatesina Dr. Schär è tra le aziende che partecipano al progetto europeo per la reintroduzione di avena, miglio e grano saraceno: "Vogliamo passare dalla successione di mais e frumento ad un sistema un po' più articolato"

La multinazionale altoatesina Dr. Schär è tra le aziende che partecipano al progetto "Re-cereal". Fondata cento anni fa nel cuore delle Alpi dal dottor Anton Schär, questa azienda familiare è cresciuta, puntando sulla biodiversità, fino a diventare il principale produttore di alimenti senza glutine in Europa. Silvano Ciani, uno dei coordinatori dell'iniziativa "Re-cereal", ci parla della storia dell'azienda e delle sfide per il futuro.

"Quest'anno è il centenario della Dr. Schär. Nel 1922 c'era il dottor Anton Schär, che aveva iniziato a produrre gli alimenti per persone con esigenze nutrizionali specifiche - dice Ciani -. Durante gli anni '80 il nostro proprietario e attuale presidente Ulrich Ladurner ha rilevato il marchio e le ha dato nuova vita. Il signor Ladurner aveva visto lungo, aveva capito che era importante offrire degli alimenti che unissero il gusto a delle caratteristiche nutrizionali importanti.  Questa è stata una delle ragioni del successo dell'azienda".

"Da parte nostra ci stiamo impegnando per la reintroduzione del miglio e questo è un primo progetto - aggiunge Ciani -. Vogliamo aumentare la biodiversità agricola e passare da quelle che erano le successioni di mais e di frumento ad un sistema un po più complesso, un po più articolato, nel quale c'è spazio anche per colture minori, nell'ottica di una riduzione degli input e anche di una maggiore resilienza al cambiamento climatico".

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