L'invasione dell'Ucraina al centro del summit di Versailles

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Riduzione della dipendenza energetica dalla Russia e ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea i temi del summit Europeo di Versailles

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La guerra in Ucraina è al centro del vertice che i capi di Stato e di governo dell'Ue stanno tenendo a Versailles.

Gli Stati membri hanno dimostrato un'unità senza precedenti nel sostenere l'Ucraina e nell'imporre sanzioni alla Russia, ma ci sono ancora questioni delicate da discutere.

Charles Michel, presidente del Consiglio europeo: "Penso che abbiamo colto di sorpresa la Russia perché eravamo fermi, eravamo forti, eravamo uniti. Non è abbastanza. Dobbiamo identificare insieme quali potrebbero essere i prossimi passi per avere un'influenza positiva e ottenere il massimo possibile una tregua".

Uno dei temi principali all'ordine del giorno è la domanda dell'Ucraina per un'adesione accelerata all'Ue. Le idee hanno il sostegno degli stati membri dell'Est, ma molti altri sottolineano che la procedura richiederà molto tempo.

Mark Rutte, primo ministro dei Paesi Bassi: "Non ci sono dubbi sul fatto che i Paesi Bassi e l'Ucraina siano fianco a fianco, ma non esiste una cosa come una corsia rapida per l'adesione. Non esiste".

Un altro argomento di discussione è come liberare l'Unione europea dalla sua dipendenza energetica dalla Russia. C'è già un progetto sul tavolo per ridurre la domanda di due terzi entro la fine dell'anno. E tutti i leader concordano sulla necessità di una graduale riduzione.

"Siamo troppo dipendenti dai combustibili fossili russi e soprattutto dal gas - ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen - Dobbiamo passare ad altri fornitori e aumentare la quota di energie rinnovabili".

Nel frattempo, l'Ue punta a misure di breve periodo, come un possibile tetto d'emergenza ai prezzi energetici e gli stock comuni. I possibili interventi saranno al centro del vertice di Bruxelles di fine marzo. 

L'idea di un embargo completo però difficilmente troverà la sua strada poiché già Francia e Germania, tra gli altri, si oppongono.

Arturs Krišjānis Kariņš, primo ministro della Lettonia: "Sono convinto che dovremmo prendere la decisione di fermare le importazioni di energia dalla Russia per portare Putin al tavolo dei negoziati e fermare la guerra".

Infine, i leader dell'Ue stanno parlando di come rafforzare le capacità di difesa europee. Sembra esserci un accordo sull'aumento sostanziale della spesa per la difesa, concentrandosi sulle carenze strategiche.

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