Ederbidea, la pista ciclabile che non conosce frontiere

In collaborazione con The European Commission
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Di Aurora Velez
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La bicicletta non ha frontiere. È il principio alla base di Ederbidea, una pista ciclabile transfrontaliera tra Francia e Spagna finanziata dalla politica di coesione europea. Un'iniziativa che punta a promuovere l'uso della bici, decongestionare il traffico e migliorare la salute di tutti.

La bicicletta non ha frontiere. È il principio alla base di Ederbidea, una pista ciclabile transfrontaliera tra Francia e Spagna finanziata dalla politica di coesione europea. Un'iniziativa che punta a promuovere l'uso della bici, decongestionare il traffico e migliorare la salute di tutti.

Una soluzione per ridurre gli ingorghi

Ederbidea è una pista ciclabile transfrontaliera particolare, che collega il Paese basco francese con le province di Guipúzcoa e Navarra dall'altro lato del confine. Più di 200 chilometri da percorrere in bicicletta.

La bici è un mezzo di trasporto sempre più popolare. Raphaël è uno degli adepti: "Uso la bici il weekend con la mia ragazza fra Biarritz-Bayonne-Anglet e poi in settimana ogni tanto per le riunioni di lavoro a Bayonne", dice.

La promozione delle due ruote permette anche di ridurre gli ingorghi durante la stagione turistica sulla costa basca, svela la project manager Sabine Etcheverry: "Una delle sfide di Ederbidea era di sviluppare la mobilità quotidiana nonostante il denso flusso di automobili in estate. Di conseguenza era necessario proporre sia agli abitanti sia ai turisti che vengono sul nostro territorio un'alternativa agli spostamenti in auto grazie alla bicicletta".

Ederbidea si snoda lungo 240 chilometri di piste ciclabili. Il budget totale è di 9,4 milioni di euro, il 65 per cento dei quali cofinanziato dalla politica di coesione europea.

Riparare la bici, atto sociale e solidale

Le biciclette hanno molte vite. Recycl'arte è un laboratorio solidale situato a Hendaye i cui membri possono venire a riparare le loro bici. Un'idea che è stato possibile replicare dall'altro lato della frontiera nell'ambito di Ederbidea. La coordinatrice, Claire Dutrillaux, illustra il principio alla base del progetto: "Nei laboratori partecipativi e solidali impariamo a essere più autonomi. Una bicicletta è un oggetto semplice, low tech, questo significa che si può riparare molto facilmente. Qui si incontra ogni genere di persone. Nascono delle belle relazioni e ci si rende conto che insieme siamo più intelligenti".

Un "bel sentiero" che collega città, regioni, ma anche paesi

Sull'altro lato del confine, in Navarra, grazie a Ederbidea sono stati costruiti ponti, gallerie e piste ciclabili. Il progetto è integrato all'interno di EuroVelo 1: 8 mila chilometri di piste ciclabili che collegano la Norvegia al Portogallo passando per Latasa, nei pressi di Pamplona. Maitena Ezkutari, assessora al turismo della provincia di Navarra, ne è orgogliosa: "Abbiamo già 67 chilometri in più in Navarra, legati non a un itinerario qualunque, ma a un itinerario che ci collega fra regioni e fra paesi. Penso che la bici sia anche una maniera più slow, più lenta di conoscere, di viaggiare, di visitare altre regioni".

Non per niente "ederbidea" in lingua basca significa "bel sentiero".

Journalist • Selene Verri

Risorse addizionali per questo articolo • Versione italiana: Selene Verri

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